quindi effettuando l'esponenziale di entrambi i membri arriviamo alla forma esplicita:
Scegliendo la temperatura di riferimento l'equazione può essere ancora riscritta raccogliendo alcune costanti, ottenendo:
essendo
Interpretazione sperimentale
Diagrammando il in funzione di 1/T, si otterrebbe quindi in base all'equazione un grafico lineare con intercetta all'origine e coefficiente angolare[4]: la rappresentazione può risultare utile quindi sia per confrontare i dati sperimentali con il modello di Arrhenius sia per stabilire tra alcune reazioni competitive quale sia favorita: infatti la retta dell'equazione favorita a una certa temperatura è quella che ha l'ordinata corrispondente minore.
Se le due rette si intersecano, si avrà quindi un intervallo di temperature in cui è favorita la prima reazione e un intervallo di temperature in cui è favorita la seconda reazione. Se invece le rette non si intersecano, vuol dire che una delle due è assolutamente favorita (quella con energia di attivazione minore, cioè corrispondente alla retta più bassa) per il campo di temperature considerato.
Variando la temperatura dell'ambiente di reazione è quindi possibile privilegiare una reazione chimica rispetto alla sua reazione competitiva, aumentandone quindi la selettività. Spesso comunque si preferisce aumentare la selettività aggiungendo un catalizzatore, soprattutto quando la variazione di temperatura necessaria a favorire la reazione è elevata.