Empire (singolo Kasabian)

Empire
singolo discografico
Screenshot tratto dal video del brano
ArtistaKasabian
Pubblicazione25 luglio 2006
Durata3:53
Album di provenienzaEmpire
GenereRock elettronico
Britpop
EtichettaSony BMG, Columbia Records
ProduttoreJim Abbiss, Kasabian
FormatiCD, DVD, vinile 10", download digitale
Certificazioni
Dischi d'argentoRegno Unito (bandiera) Regno Unito[1]
(vendite: 200 000+)
Kasabian - cronologia
Singolo precedente
(2005)
Singolo successivo
(2006)

Empire è il primo singolo estratto dall'omonimo album del gruppo musicale rock britannico Kasabian, pubblicato il 25 luglio 2004[2]. Questo è l'ultimo singolo a cui contribuì Christopher Karloff prima di lasciare i Kasabian, proprio pochi giorni prima della sua pubblicazione[3].

Il 21 agosto 2006 è stato pubblicato un DVD con una versione inedita del brano e il suo video ufficiale.

Video musicale

Il video, diretto da W.I.Z., mostra la band far parte di un reggimento dell'esercito britannico durante la Guerra di Crimea. Il video, che contiene come il testo della canzone stessa un chiaro messaggio contro la guerra, finisce con la frase "Dulce et decorum est pro patria mori" (è dolce ed onorevole morire per la patria).

Tracce

Mini CD
  • PARADISE34
  1. Empire – 3:53
Maxi CD
  • PARADISE36
  1. Empire (Single Edit) – 3:24
  2. Black Whistler – 3:40
Vinile 10"
  • PARADISE40
  1. Empire (Single Edit) - 3:24
  2. Empire (Jagz Kooner Remix) - 6:59
DVD
  • PARADISE41
  1. Empire – 3:24
  2. Ketang – 2:12
  3. Empire (EPK) (Video) – 9:44
Download digitale
  1. Empire (Live from The Radio One Zane Lowe Session) - 4:13
  2. Cutt Off (Live from The Radio One Zane Lowe Session) - 5:15
  3. Club Foot (Live from The Radio One Zane Lowe Session) - 4:33

Formazione

Kasabian
Altri musicisti
  • Joanna Wolf – cori
  • Farhat Bouallagui – viola, violino
  • Bouzid Ezzedine – violino
  • Jasser Haj Youssef – violino

Classifiche

Classifica (2006) Posizione
massima
Irlanda[4] 32
Regno Unito[5] 9

Note

  1. ^ (EN) BRIT Certified, su bpi.co.uk, BPI. URL consultato il 14 marzo 2018.
  2. ^ (EN) Kasabian - Music, su kasabian.co.uk. URL consultato l'11 agosto 2012 (archiviato dall'url originale l'8 luglio 2009).
  3. ^ (EN) Kasabian split shock, su nme.com, NME, 18 luglio 2006. URL consultato il 9 agosto 2012.
  4. ^ (EN) Kasabian, su irish-charts.com. URL consultato il 20 dicembre 2011.
  5. ^ (EN) Kasabian - Singles, su officialcharts.com, Official Charts Company. URL consultato il 7 maggio 2014.

Collegamenti esterni

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