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Tiroidite e nodulo tiroideo ad ecostruttura mista in una ecografia della tiroide
L'ecografia della tiroide è un'indagine di approfondimento diagnostico di uso frequente nel campo della fisio-patologia della tiroide, la quale utilizza gli ultrasuoni trasmessi da una sonda piana alla frequenza compresa tra 7,5 e 13 MHz. Con l'ecografia della tiroide viene individuata la presenza di almeno un nodulo tiroideo nel 20-76% della popolazione generale.[1]
disfonia (cioè disturbi della qualità e del tono della voce);
sensazione di corpo estraneo nella regione del collo;
massa palpabile nella regione anteriore del collo o in sede latero-cervicale.
Valutazioni
La procedura deve valutare:
diametri (trasversale, antero-posteriore e longitudinale) di entrambi i lobi e dell'istmo della tiroide con calcolo finale del volume tiroideo;
grado di ecogenicità della ghiandola, che può essere ridotta (ipoecogena), uguale (isoecogena) o aumentata (iperecogena) rispetto a quella delle ghiandole sottomandibolari;
grado di vascolarizzazione intraparenchimale (attraverso l'uso del Color-Doppler);
tiroidite.(disomogeneità diffusa dell'ecogenicità parenchimale, aumento della vascolarizzazione parenchimale al segnale ecodoppler)
Altri utilizzi
La sonda ecografica può essere utilizzata anche nel corso dell'agoaspirato della tiroide o della biopsiacore needle per guidare l'ago all'interno dei noduli, in particolare quando si tratta di lesioni di piccole dimensioni e non palpabili o per trattamenti di termoablazione percutanea con laser o radiofrequenza.