A causa dell'interruzione della cooperazione istituzionale tra Germania e Russia dopo l'invasione dell'Ucraina, lo strumento ha interrotto la raccolta di dati il 26 febbraio 2022.[2]
Descrizione
Il progetto eROSITA è stato originariamente concepito dall'ESA per la stazione spaziale Internazionale, ma dopo approfondite valutazioni, nel 2005 si è convenuto per la sua collocazione su un satellite dedicato, che avrebbe fornito risultati scientifici notevolmente migliori.[3] Il telescopio eROSITA è basato sul progetto del telescopio ABRIXAS lanciato nell'aprile 1999, la cui missione non ebbe successo per un sovraccarico della batteria danneggiatasi tre giorni dopo l'inizio della missione.[4]
eROSITA sta mappando la volta celeste nella banda dei raggi X per un periodo di 7 anni: l'indagine all-sky eROSITA (eRASS), ha prodotto la prima immagine[5] dell'intero cielo nella banda 2-10 keV[6]. Nella banda da 0,3-2 keV, si prevede che sia 25 volte più sensibile della pionieristica missione ROSAT degli anni '90 e che ne sia un efficace successore.[7] Si prevede che eROSITA rileverà 100.000 ammassi di galassie, 3 milioni di nuclei galattici attivi e 700.000 stelle nella Via Lattea. L'obiettivo scientifico primario è misurare l'energia oscura attraverso la struttura e la cronologia dell'evoluzione dell'Universo tracciata da ammassi di galassie.
eROSITA ha effettuato l'osservazione di prima luce il 17 ottobre 2019[8] e ha completato la prima mappatura della volta celeste a giugno 2020.[9]
Il telescopio è costituito da sette moduli ottici speculari Wolter identici, costituiti ciascuno da 54 specchi dorati nidificati. Gli specchi sono disposti in modo da raccogliere i fotoni passanti di raggi X ad alta energia e guidarli verso le telecamere sensibili ai suddetti raggi. Le fotocamere di eROSITA vengono raffreddate a -90 °C (−130 °F; 183 K)[10] ed effettuano esposizioni da 150 a 200 secondi sulla maggior parte del cielo, con tempi di esposizione più lunghi ai poli.
eROSITA è stato sviluppato presso il Max Planck Institute for Extraterrestrial Physics in collaborazione con istituti di Bamberg, Amburgo, Potsdam e Tübingen. Principal investigator (PI) dello strumento è Peter Predehl[11], mentre a capo del progetto è il fisico Andrea Merloni.[12] Il consorzio eROSITA coinvolge istituti tedeschi ed internazionali, e ha allacciato collaborazioni con gestori di telescopi terrestri per osservazioni di follow-up per le milioni di fonti che saranno rilevate da eROSITA.
Ricerca e risultati scientifici
Le osservazioni della prima verifica scientifica (verification science), l'osservazione successiva alla prima luce finalizzata a testare le operazioni di un nuovo strumento o delle sue modalità operative[13], sono state pubblicate ad ottobre 2019[14]; tra esse sono degni di nota spettri ad alta risoluzione della Supernova 1987a, immagini della Grande nube di Magellano e di alcuni ammassi di galassie, nonché curve di luce di un nucleo galattico attivo molto variabile