Trovò la morte ancora fanciullo quando il padre, impazzito per il volere degli dei, lo colpì più volte con un'accetta scambiandolo per un tralcio di vite, pianta sacra al dio Dioniso, il cui culto Licurgo aveva cercato di estirpare. Dopo questo tragico evento le terre di Licurgo, inorridite per l'accaduto, divennero sterili.