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Il farmaco potenzia gli effetti delle amine biogene inibendo il re-uptake della noradrenalina, della serotonina e della dopamina a livello delle terminazioni nervose. Presenta attività sedative ed anticolinergiche centrali e periferiche.[9][10][11]
Farmacocinetica
Dopo somministrazione per via orale dosulepina è ben assorbita dal tratto gastroenterico. Viene demetilata durante il primo passaggio attraverso la ghiandola epatica con formazione del metabolita attivo principale, la desmetildosulepina (che prende anche il nome di nortiaden). Subisce inoltre una S-ossidazione. Circa 3 ore dopo somministrazione orale di 75 mg di farmaco si ottiene un picco di concentrazioni plasmatiche di 0,03-0,07 µg/ml. Una volta raggiunte le concentrazioni terapeutiche l'80-90% di dosulepina risulta legata alle proteine plasmatiche. L'eliminazione della dosulepina dall'organismo avviene principalmente attraverso l'emuntotio renale principalmente in forma di metaboliti. Una quantità miinore viene eliminata tramite le feci. Il farmaco viene secreto nel latte materno. L'emivita risulta compresa tra 11 e 40 ore per la dosulepina, tra 22 e 60 ore per la monodesmetildosulepina e tra 13 e 35 ore per la dosulepina solfossido.[12][13]
Tossicologia
Nell'uomo concentrazioni plasmatiche superiori a 5 µg/ml sono state associate a casi di morte da sovradosaggio.
Usi clinici
La dosulepina è indicata nel trattamento degli stati depressivi. L'effetto antidepressivo prima di rendersi evidente richiede almeno 10-20 giorni di trattamento.[14] È stata utilizzata anche in caso di dolore faciale psicogeno (artromialgia faciale e dolore faciale atipico)[15] e fibromialgia primaria.[16]
La dose orale media è di 25 mg tre volte al giorno. Tale dosaggio può essere incrementato, se necessario, fino a 50 mg tre volte al giorno. Alternativamente, si possono somministrare 75 o 150 mg in unica dose serale. Dosi giornaliere fino a 225 mg sono state somministrate a pazienti ospedalizzati sofferenti di forme molto gravi di depressione.
Sovradosaggio
L'intossicazione acuta, accidentale o volontaria, può comportare l'insorgenza di disturbi neurologici e cardiovascolari (tra questi ultimi in particolare tachicardia, ipotensione, disturbi della conduzione).[18][19]
Non è disponibile un antidoto specifico pertanto il trattamento, da attuarsi previo ricovero urgente in un centro ospedaliero specializzato, è puramente sintomatico e mira al supporto delle funzioni vitali.
Note
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Bibliografia
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