Fu lei, inoltre, a far crescere in casa propria un altro futuro imperatore romano, Didio Giuliano.[2]
Biografia
Apparteneva a una ricca famiglia di proprietari di una fabbrica di laterizi[3] arricchitisi dopo il grande incendio di Roma del 64 d.C. Della sua famiglia ci dà notizie Plinio il Giovane.[4]
Dopo la morte di Annio Vero rimase accanto al figlio, ma morì prima del 161 d.C., quindi prima della sua elezione a imperatore[4].
Marco Aurelio le dedica un passo delle sue Meditazioni, riconoscendo il suo debito per avergli trasmesse alcune virtù da lei possedute: la pietas religiosa, la generosità, l'estraneità non solo ad ogni male, ma anche ad ogni pensiero malvagio; la frugalità nel tenore di vita, ben lontano da quello consueto tra le persone di agiata condizione.[5]