Il primo vescovo legittimo di Versailles[1], Louis Charrier de la Roche, in carica dal 1802 al 1827, era stato consacrato vescovo costituzionale nel 1791 per la Seine-Inférieure, con sede a Rouen, poiché aveva inizialmente appoggiato la costituzione civile del clero voluta dai rivoluzionari, ma poi si pentì ed ottenne di essere assolto dal pontefice per la sua consacrazione illegittima tramite il cardinale Giovanni Battista Caprara; fu così che, in seguito al nuovo concordato, fu nominato primo vescovo della nuova diocesi su indicazione di Napoleone.[2]
Il 6 ottobre 1822 la diocesi di Chartres fu ristabilita, ricavandone il territorio dalla diocesi di Versailles. Il territorio diocesano fu dunque ridotto al solo dipartimento della Seine-et-Oise, che si componeva di porzioni considerevoli delle antiche diocesi di Parigi, di Chartres, di Rouen e di Sens e di qualche cantone preso alle diocesi di Beauvais, di Senlis e di Évreux.
Fu eretta a cattedrale diocesana la chiesa di San Luigi, edificata a partire dal 1743 e consacrata nell'agosto del 1754. In questa chiesa il primo vescovo di Versailles, Louis Charrier de La Roche, aveva accolto nel 1805papa Pio VII, venuto a Versailles per incoronare imperatore Napoleone I.
Il vescovo Étienne-Jean-François Borderies dotò la diocesi di un catechismo e uniformò la liturgia a quella romana. Il suo successore, Louis-Marie-Edmont Blanquart de Bailleul, istituì il seminario e riconsacrò la cattedrale nel 1843. Jean-Nicaise Gros indisse il primo sinodo diocesano e stabilì i corsi di formazione per i sacerdoti, le cosiddette conférences ecclésiastiques; creò una casa di riposo per i preti anziani e rese obbligatoria in tutta la diocesi la liturgia romana; stabilì inoltre l'adorazione perpetua e l'opera della propagazione della fede.
A seguito della riorganizzazione amministrativa della regione parigina, il 9 ottobre 1966 Versailles cedette larghe porzioni del suo territorio a vantaggio dell'erezione delle diocesi di Corbeil, di Créteil, di Nanterre, di Pontoise e di Saint-Denis; contestualmente il territorio diocesano fu ridotto a quello del nuovo dipartimento degli Yvelines.
Cronotassi dei vescovi
Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.
Louis Charrier de La Roche † (9 maggio 1802 - 17 marzo 1827 deceduto)
La diocesi nel 2022 su una popolazione di 1 441 398 persone contava 929 000 battezzati, corrispondenti al 64,5% del totale.
anno
popolazione
presbiteri
diaconi
religiosi
parrocchie
battezzati
totale
%
numero
secolari
regolari
battezzati per presbitero
uomini
donne
1950
1 000 000
1 500 000
66,7
926
805
121
1 079
1 000
2 500
587
1970
600 000
853 386
70,3
465
370
95
1 290
95
1 100
256
1980
1 039 000
1 094 000
95,0
406
315
91
2 559
5
96
900
269
1990
1 210 000
1 212 539
99,8
334
246
88
3 622
18
95
745
268
1999
906 000
1 342 000
67,5
295
234
61
3 071
40
61
637
269
2000
850 000
1 351 000
62,9
278
218
60
3 057
46
60
637
269
2001
800 000
1 351 000
59,2
277
217
60
2 888
44
60
637
269
2002
800 000
1 352 141
59,2
276
216
60
2 898
49
61
420
269
2003
800 000
1 352 141
59,2
267
212
55
2 996
50
56
410
269
2004
800 000
1 352 141
59,2
242
204
38
3 305
52
39
320
288
2010
700 000
1 394 266
50,2
229
193
36
3 056
60
36
275
287
2014
935 000
1 441 147
64,9
228
202
26
4 100
48
26
145
287
2017
913 449
1 405 306
65,0
204
182
22
4 477
47
23
243
286
2020
926 900
1 438 266
64,4
209
180
29
4 434
58
29
236
66
2022
929 000
1 441 398
64,5
204
176
28
4 553
67
36
189
65
Note
^Versailles era stata proclamata sede vescovile dal governo rivoluzionario francese per il dipartimento Seine-et-Oise, ma la sua stessa fondazione fu considerata illegittima da papa Pio VI e né il primo vescovo costituzionale, Jean-Julien Avoine, né il successore, Augustin-Jean Clément (dimessosi poi nel 1800), furono mai riconosciuti dalla Santa Sede. Clément (1717-1804) ebbe notorietà come erudito filogiansenista. Partecipò nel 1762 a trattative per risolvere lo scisma di Utrecht e si espresse contro il formulario antigiansenista di papa Alessandro VII. Propose una messa tradotta in francese, tranne che per poche parti sacramentali in latino. L'Épiscopat de France, 1803.
^Sul vescovo Charrier de La Roche, E. Houth, Un lyonnais évêque de Versailles, Actes de quatre-ving-neuvieme Congrès de sociétés savantes, Lyon, 1964, Tomo 2, volume 2, p. 913.