La diocesi di Eraclea al Latmo (in latino Dioecesis Heracleensis ad Latmum) è una sede soppressa del patriarcato di Costantinopoli e una sede titolare della Chiesa cattolica.
Storia
Eraclea al Latmo, identificabile con le rovine di Kapikeri nell'odierna Turchia, è un'antica sede episcopale della provincia romana della Caria nella diocesi civile di Asia. Faceva parte del patriarcato di Costantinopoli ed era suffraganea dell'arcidiocesi di Stauropoli.
La diocesi è documentata nelle Notitiae Episcopatuum del patriarcato di Costantinopoli fino al XII secolo.[1]
Il primo vescovo noto di Eraclea al Latmo è Aftoneto, documentato in due occasioni. Tra il 22 giugno e il 22 luglio 431 figura tra i membri che presero parte al concilio di Efeso. Il suo nome poi appare in una lettera scritta, verso la fine dell'anno, dal patriarca Massimiano di Costantinopoli al clero e al popolo di Tenedo per comunicar loro la deposizione del loro vescovo Anastasio, a causa delle sue idee nestoriane; il concilio efesino ha provato senza ombra di dubbio la colpevolezza di Anastasio sulla fede di numerose testimonianze, tra cui quella del vescovo Aftoneto di Eraclea al Latmo.[2]
Dionisio intervenne al concilio di Calcedonia nel 451.[3] Teodoro figura tra i padri che presero parte al concilio in Trullo nel 692. Gregorio I assistette al secondo concilio di Nicea nel 787.[4] Gregorio II partecipò al concilio di Costantinopoli dell'879-880 che riabilitò il patriarca Fozio di Costantinopoli. La sottoscrizione del vescovo Ignazio si trova in calce a due documenti monastici del 986 e 987. Un affresco infine riferisce di un anonimo vescovo, vissuto nell'XI secolo e attribuibile alla sede di Eraclea al Latmo.[5]
Esistono inoltre 4 sigilli vescovili che documentano l'esistenza dei vescovi Nicola (IX/X secolo), Giovanni (metà del X secolo), Leonzio e Michele (XI secolo) la cui attribuzione è tuttavia incerta, potendo essere attribuiti anche alla diocesi di Eraclea Salbace.[6]
Dal 1933 Eraclea al Latmo è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; il titolo finora non è stato assegnato.
Cronotassi dei vescovi greci
- Aftoneto † (menzionato nel 431)
- Dionisio † (menzionato nel 451)
- Teodoro † (menzionato nel 692)
- Gregorio I † (menzionato nel 787)
- Gregorio II † (menzionato nell'879)
- Nicola ? † (IX/X secolo)
- Giovanni ? † (metà del X secolo)
- Ignazio † (prima del 986 - dopo il 987)
- Leonzio ? † (XI secolo)
- Michele ? † (XI secolo)
- Anonimo † (XI secolo)
Note
- ^ (FR) Jean Darrouzès, Notitiae episcopatuum Ecclesiae Constantinopolitanae. Texte critique, introduction et notes, Paris, 1981, indice p. 493, voce Hèrakleia Lakymon (du Latmos).
- ^ (FR) Destephen, Prosopographie du diocèse d'Asie, pp. 163-164.
- ^ (FR) Destephen, Prosopographie du diocèse d'Asie, pp. 228-229.
- ^ (FR) Jean Darrouzès, Listes épiscopales du concile de Nicée (787), in Revue des études byzantines, 33 (1975), p. 45.
- ^ (EN) Ruggieri, A historical Addendum to the episcopal Lists of Caria, p. 228.
- ^ Revue des études byzantines, année 1989, vol. 47, p. 294.
Bibliografia
- (LA) Michel Le Quien, Oriens christianus in quatuor Patriarchatus digestus, Parigi, 1740, Tomo I, coll. 905-906
- (LA) Pius Bonifacius Gams, Series episcoporum Ecclesiae Catholicae, Graz, 1957, p. 447
- (EN) Vincenzo Ruggieri, A historical Addendum to the episcopal Lists of Caria, in Revue des études byzantines, Année 1996, Volume 54, Numéro 54, pp. 221–234 (in particolare pp. 228 e 233)
- (FR) Sylvain Destephen, Prosopographie chrétienne du Bas-Empire 3. Prosopographie du diocèse d'Asie (325-641), Paris, 2008
- (FR) Daniel Stiernon, v. 2. Héraclée du Latmos, Dictionnaire d'histoire et de géographie ecclésiastiques, vol. XXIV, Paris, 1993, coll. 1394-1407
Collegamenti esterni