La diocesi di Binda (in latino: Dioecesis Bindaea) è una sede soppressa del patriarcato di Costantinopoli e una sede titolare della Chiesa cattolica.
Storia
Binda, identificabile con Kilic nell'odierna Turchia, è un'antica sede episcopale della provincia romana della Pisidia nella diocesi civile di Asia. Faceva parte del patriarcato di Costantinopoli ed era suffraganea dell'arcidiocesi di Antiochia.
La diocesi è assente nella Notitia Episcopatuum dello pseudo-Epifanio, composta durante il regno dell'imperatore Eraclio I (circa 640), mentre è inserita in tutte le Notitiae successive, fino al XII secolo.[1]
Sono quattro i vescovi documentati di questa diocesi: Teodoro, che era presente al concilio in Trullo nel 692 e ne sottoscrisse gli atti;[2] Stefano e Paolo, che parteciparono al concilio di Costantinopoli dell'879-880 che riabilitò il patriarca Fozio. La corrispondenza di Simeone Magistros riferisce di un vescovo di Binda della prima metà del X secolo, il cui nome è ignoto, che si adoperò per scacciare i monaci da un monastero per farne la sua residenza.[3]
Dal 1933 Binda è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; la sede è vacante dal 3 luglio 2003. L'ultimo titolare è stato Gaetano Alibrandi, nunzio apostolico.
Cronotassi
Vescovi greci
- Teodoro † (menzionato nel 692)
- Stefano † (menzionato nell'879)
- Paolo † (menzionato nell'879)
- Anonimo † (X secolo)
Vescovi titolari
Note
- ^ Jean Darrouzès, Notitiae episcopatuum Ecclesiae Constantinopolitanae. Texte critique, introduction et notes, Paris, 1981, indice p. 486, voce Bindaios.
- ^ Concilium Constantinopolitanum a. 691/2 in Trullo habitum, edidit Heinz Ohme, «Acta Conciliorum Oecumenicorum», series II, vol. II/1, Berlino-Boston, 2013, p. 83, nº 198.
- ^ Jean Darrouzès, Epistoliers byzantins du Xe siècle, Paris, 1960, lettera nº 44, pp. 129-130.
Bibliografia
Collegamenti esterni