Diocesi di Andrapa
La diocesi di Andrapa (in latino: Dioecesis Andrapena) è una sede soppressa del patriarcato di Costantinopoli e una sede titolare della Chiesa cattolica.
Storia
Andrapa, identificabile con Vezirköprü nell'odierna Turchia, è un'antica sede vescovile della provincia romana dell'Elenoponto nella diocesi civile del Ponto. Faceva parte del patriarcato di Costantinopoli ed era suffraganea dell'arcidiocesi di Amasea. La diocesi è menzionata in tutte le Notitiae Episcopatuum del patriarcato dalla metà del VII secolo fino al XII secolo.[1]
Di questa antica diocesi bizantina sono noti diversi vescovi. Paralio prese parte al concilio di Efeso nel 431 e si fece rappresentare dal diacono Eucario a quello di Calcedonia nel 451. Paolo sottoscrisse nel 458 la lettera dei vescovi dell'Elenoponto all'imperatore Leone in seguito all'uccisione del patriarca Proterio di Alessandria.[2] Andrea è noto grazie alla scoperta del suo sigillo episcopale, databile al VI secolo.[3] Giovanni è documentato nel concilio di Costantinopoli del 680; a questo vescovo sono attribuiti due sigilli databili al VII secolo.[4] Sergio partecipò al concilio in Trullo nel 692.[5] Un altro sigillo, databile al VII-VIII secolo, riporta il nome del vescovo Nicola.[6] Teodoro si fece rappresentare al secondo concilio niceno nel 787 dal diacono Mariano.[7] Antonio prese parte al concilio di Costantinopoli dell'879-880 che riabilitò il patriarca Fozio.[8] Altri sigilli del X e XI secolo hanno restituito i nomi dei vescovi Leone[9] e Teodosio.[10]
Dal XX secolo Andrapa è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; la sede è vacante dal 9 dicembre 1966. Il suo ultimo titolare è stato John Francis Whealon, vescovo ausiliare di Cleveland.
Cronotassi
Vescovi greci
Vescovi titolari
Note
- ^ Jean Darrouzès, Notitiae episcopatuum Ecclesiae Constantinopolitanae. Texte critique, introduction et notes, Paris, 1981, indice p. 483, voce Andrapa.
- ^ Concilium universale Chalcedonense, volumen quintum: Collectio Sangermanensis, in «Acta Conciliorum Oecumenicorum», edidit Eduardus Schwartz, vol. II/5, Berlino-Lipsia, 1936, pp. 84-86.
- ^ Catalogue of Byzantine Seals at Dumbarton Oaks and in the Fogg Museum of Art, vol. IV, 2001, p. 76.
- ^ Online Catalogue of Byzantine Seals, nº 1958.106.103 e nº 1958.106.92, Dumbarton Oaks Research Library and Collection.
- ^ Concilium Constantinopolitanum a. 691/2 in Trullo habitum, edidit Heinz Ohme, «Acta Conciliorum Oecumenicorum», series II, vol. II/1, Berlino-Boston 2013, p. 75, nº 114.
- ^ Nikolaos, PmbZ nº 5544.
- ^ Jean Darrouzès, Listes épiscopales du concile de Nicée (787), in Revue des études byzantines, 33 (1975), p. 40.
- ^ Antonios, PmbZ nº 20480.
- ^ Leon, PmbZ nº 24597.
- ^ Theodosios monk and bishop of Andrapa, «Prosopography of the Byzantine World», edizione online 2016, nº 20113.
- ^ Rafael Lazcano, Episcopologio agustiniano, Guadarrama (Madrid), Agustiniana, 2014, vol. I, pp. 479-488.
Bibliografia
- (LA) Michel Le Quien, Oriens christianus in quatuor Patriarchatus digestus, Parigi, 1740, Tomo I, coll. 539-540
- (LA) Pius Bonifacius Gams, Series episcoporum Ecclesiae Catholicae, Graz, 1957, p. 442
- (FR) Sophrone Pétridès, v. Andrapa, in «Dictionnaire d'Histoire et de Géographie ecclésiastiques», vol. II, Paris, 1914, coll. 1597-1598
- (DE) Prosopographie der mittelbyzantinischen Zeit, 1998-2013, edizione online (PmbZ)
Collegamenti esterni
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