Questa "ruota" è, nella precedente iconografia indiana, un'arma sacra, segnatamente di Indra. Essa è messa in moto (lanciata) dal Buddha Śākyamuni per colpire gli ostacoli, gli errori, gli attaccamenti che impediscono all'uomo di raggiungere il Nirvāṇa; come un'arma, questa "ruota" (chakra) "colpisce" da uomo a uomo, da paese a paese, da era storica a era storica con gli "insegnamenti" (dharma) del Buddha Śākyamuni.
Tradizionalmente il dharmacackra è costituito da otto raggi che rappresentano il Nobile ottuplice sentiero (san. ārya aṣṭāṅgika mārga, pāli ariya-aṭṭhaṅgika-magga) il quale è composto in:
Spesso nell'arte buddista cinese e tibetana, nel mozzo della ruota del dharmacakra viene inserito un gankyil o un elemento della cultura cinese, il tàijí (太極), che simboleggia l'intersecarsi di sofferenza e liberazione. Il Dharmacakra è uno degli Otto Simboli di Buon Auspicio.