Tra le sue opere più importanti vi sono Convention: A Philosophical Study (1969; trad. it. La convenzione: studio filosofico, Bompiani, 1974), in cui utilizzò concetti della teoria dei giochi per analizzare la natura di alcune convenzioni linguistiche; Counterfactuals (1973; it. Controfattuali), in cui sviluppò un'influentissima analisi dei condizionali controfattuali in termini di mondi possibili (semantica modale) e On the Plurality of Worlds (1986; trad. it. Sulla pluralità dei mondi, Mimesis, 2020), in cui espose e difese la teoria del realismo modale, ovvero la tesi per cui il nostro mondo non è che uno di tutti i mondi che ci sono e noi non siamo che alcuni di tutti gli abitanti di mondi che ci sono. In altre parole, esiste un pluriverso in cui ogni possibilità è realizzata da un mondo e dai suoi abitanti[senza fonte]. La sua ultima monografia, Parts of Classes (1991; it. Parti di classi), traccia una riduzione della teoria degli insiemi alla mereologia. Ha pubblicato inoltre cinque volumi che raccolgono la quasi totalità dei suoi articoli: Philosophical Papers, Vol. I (1983), Philosophical Papers, Vol. II (1986), Papers in Philosophical Logic (1998), Papers in Metaphysics and Epistemology (1999), e Papers in Ethics and Social Philosophy (2000).