Daisuke nacque nel 1899 nel Distretto di Kumage, quarto figlio dell'imprenditore e politico membro della Dieta Nazionale del GiapponeMasataro Namba.
Militante comunista, dopo il Grande terremoto del Kantō del 1923 decise di compiere un attentato contro il potere imperiale. Il 27 dicembre 1923 tentò di uccidere il principe reggente Hirohito, nel cosiddetto Incidente di Toranomon. Daisuke Namba sparò con una piccola pistola alla carrozza imperiale. Il proiettile frantumò un finestrino ferendo un ciambellano, ma Hirohito rimase illeso[1]Il tentativo di Namba fu motivato dalla sua ideologia di sinistra e dal forte desiderio di vendicare la morte di Shūsui Kōtoku, precedentemente giustiziato[senza fonte].
Sebbene Namba sostenesse di essere cosciente, fu proclamato pazzo[2] e condannato a morte il 13 novembre 1924. Al momento della condanna gridò «Viva il Partito Comunista del Giappone!». Fu giustiziato per impiccagione qualche giorno dopo.
A seguito del gesto del figlio il padre si dimise dalla Dieta e fece cambiare il cognome della famiglia in Kurokawa[3].