Misura 46-55 cm cm di lunghezza, per 450-1000 g di peso.
Aspetto
Si tratta di uccelli dall'aspetto robusto e slanciato, muniti di piccola testa arrotondata con becco lungo e robusto, conico e dalla mandibola superiore lievemente arcuata verso il basso nella sua parte distale: il collo è robusto, le ali lunghe e digitate, le zampe forti e lunghe e la coda è lunga e dall'estremità squadrata.
Nel complesso, la cornacchia della giungla orientale ricorda molto l'affine (e secondo alcuni conspecifico) corvo beccogrosso, dal quale si distingue per il becco che appare ancora più lungo e "rigonfio", soprattutto per quanto riguarda la mandibola superiore.
Il piumaggio si presenta interamente di colore nero, lucido e dall'aspetto vellutato, con presenza di riflessi metallici purpurei su testa, corpo, ali e coda.
I due sessi sono del tutto simili nella colorazione.
Il becco e le zampe sono di colore nero: gli occhi si presentano invece di colore bruno scuro.
Biologia
La cornacchia della giungla orientale è un uccello dalle abitudini di vita diurne e gregarie: durante il giorno, gli stormi tendono a frazionarsi in unità più piccole, con gli uccelli che stazionano prevalentemente al suolo passando il tempo alla ricerca di cibo, mentre verso sera essi si ricompattano fra i posatoi degli alberi, dedicando del tempo alla socializzazione prima di ritirarsi fra la vegetazione al riparo dalle intemperie e da eventuali predatori.
Il richiamo di questi uccelli consiste in un gracchio nasale e vibrante, emesso con frequenza e più o meno forte a seconda del grado di eccitazione dell'animale.
Alimentazione
Si tratta di uccelli onnivori e molto versatili e opportunisti, che si nutrono un po' di qualsiasi cosa riescano a reperire (ed eventualmente a sopraffare) durante la ricerca del cibo: la dieta è dominata dagli alimenti di origine animale (insetti ed altri invertebrati, larve, piccoli vertebrati, carcasse, uova), mentre più sporadicamente le cornacchie della giungla orientale si cibano anche di semi, granaglie, bacche e frutta matura. Questi animali, inoltre, non disdegnano di rovistare nell'immondizia o nei pressi dei centri abitati alla ricerca di scarti e rifiuti commestibili.
Riproduzione
La riproduzione della cornacchia della giungla orientale non è ancora stata studiata in maniera esaustiva, in quanto per lungo tempo questi uccelli sono stati trattati come sottospecie di una popolazione più ampia e quindi non studiati specificamente: tuttavia, si ha motivo di credere che essa segua senza grosse differenze di modalità e durata il pattern delle altre specie di corvo.
La specie è residente in tutto l'areale di diffusione, tuttavia specialmente i giovani hanno un certo potenziale di dispersione.
L'habitat di questi uccelli è costituito dalle aree di foresta monsonica inframezzate da aree aperte più o meno estese: la cornacchia della giungla orientale si rivela tuttavia un uccello piuttosto versatile, colonizzando anche ambienti umidi come mangrovieti e risaie e spingendosi nelle aree coltivate rurali ed in quelle suburbane e urbane.
Tassonomia
Alcuni autori eleverebbero la popolazione andamanese al rango di sottospecie a sé stante, col nome di C. levaillantii andamanensis[2].
La tassonomia della specie è piuttosto confusa e lungi dall'essere chiarita: a lungo considerata una sottospecie del corvo beccogrosso col nome di C. macrorhynchos levaillantii, secondo alcuni autori andrebbe ancora classificare come tale[2], mentre secondo altri la cornacchia della giungla orientale dovrebbe mantenere il rango di specie a sé stante, ma con l'aggiunta delle sottospecie colonorum (attualmente ascritta al summenzionato C. macrorhynchos) e culminatus (in passato anch'essa considerata una sottospecie del corvo beccogrosso e anch'essa attualmente elevata al rango di specie[1].
Note
^ab(EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Corvidae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 12 novembre 2018.