Il Consiglio Internazionale bahai, istituito nel 1951, fu un transitorio organo amministrativo della fede Bahá'í, la religione fondata da Bahá'u'lláh.
Il Consiglio Internazionale bahai, come annunciato dal telex di Shoghi Effendi ai Bahai di tutto il mondo il 9 gennaio 1951, fu il «precursore della suprema Istituzione amministrativa destinata a emergere nell'ambito del Centro mondiale bahai già stabilito nelle città gemelle di Acri e Haifa.»[1]
assistere Shoghi Effendi per il completamento del Mausoleo del Báb,
svolgere le funzioni di Segreteria internazionale bahai.
Consiglio Internazionale bahai
Nei Messaggi al Mondo Bahai, 1950-1957, Shoghi Effendi descrisse il Consiglio Internazionale bahai come il preludio essenziale alla istituzione della Casa Universale di Giustizia[4] e precisò che il Consiglio Internazionale doveva aprire la strada alla formazione della Casa Universale di Giustizia[5].
Dopo la morte di Shoghi Effendi, avvenuta nel 1957, il Consiglio Internazionale operò sotto la direzione delle Mani della Causa che, nel novembre 1959, decisero la trasformazione del Consiglio da Istituzione nominata in Istituzione eletta dai Baha'i del mondo.
Nel 1960 uno dei membri del Consiglio, Charles Mason Remey, fu dichiarato dalle Mani della Causa "Violatore del Patto" per essersi autonominato successore di Shoghi Effendi nella leadership della Fede bahai e fu di conseguenza espulso dalla fede stessa.
Elezione del 1961
L'elezione del Consiglio Internazionale Bahai fu quindi stabilita per il Ridván1961.
Le Mani della Causa si dichiararono formalmente ineleggibili e chiesero ai Bahai di non votarli, data la diversa natura e le diverse funzioni di un'istituzione elettiva, in rapporto ad una istituzione nominata com'erano invece le Mani della Causa, e il precedente Consiglio.
L'elezione avvenne per votazione, via corrispondenza postale, da parte di tutti i membri delle Assemblee Spirituali Nazionali e regionali allora attive nel mondo.
Tutti i Bahai adulti della Comunità mondiale erano considerati eleggibili tranne le Mani della Causa, come proposto da Loro stesse.
Nuovo Consiglio eletto
I Consiglieri eletti per il nuovo Consiglio furono:
Loftullah Hakim (1961-63) Assistente segretario per l'oriente
Ethel Revel (1961-63) Assistente segretario per l'occidente
Borrah Kavelin (1961-63)
Mildred Mottahedeh (1961-63)
Il nuovo Consiglio rimase sotto la direzione e la supervisione delle Mani della Causa che assegnò al Consiglio il compito di assistere le Mani della Causa nella:
gestione delle proprietà del Centro Mondiale Bahai;
formazione e instaurazione della Casa Universale di Giustizia.
Accanto a tali responsabilità restarono quelle originariamente indicate da Shoghi Effendi di:
coltivare i rapporti con le autorità israeliane;
negoziare con le autorità israeliane il riconoscimento di uno statuto giuridico per la trattazione degli affari interni bahai.
L'elezione della prima Casa Universale di Giustizia avvenne nel Ridvan 1963 e con quell'elezione il Consiglio Internazionale Bahai cessò la sua transitoria funzione, e ben cinque dei suoi membri furono eletti nella Casa Universale di Giustizia.
Note
^Shoghi Effendi, Messages to the Bahá'í World - 1950-1957, pp. 7,8.