Il confine tra il Laos e la Thailandia è formato per la gran parte della sua lunghezza dal Mekong, con la Thailandia sulla riva destra del fiume (a ovest) e il Laos sulla sua riva sinistra (orientale), a eccezione di due province laotiane sulla riva destra: nel nord-ovest, la provincia di Sayaboury, e nell'estremo sud, parte della provincia di Champasak.
Nella provincia di Sayaboury, il confine segue lo spartiacque tra il bacino del Nan (affluente del Chao Phraya) e quello del Mekong. Nella provincia di Champasak, segue il limite meridionale del bacino del Mun (affluente del Mekong) fino al confine cambogiano[1].
Tutte le isole del Mekong fanno parte del territorio laotiano.
La linea di confine fu fissata congiuntamente da Francia e Siam nel 1907. La Francia, in una posizione di forza in un momento in cui gli imperi coloniali di Francia e Gran Bretagna si stavano espandendo nel sud-est asiatico, ottenne la cessione di due porzioni di territorio poste sulla riva destra del Mekong, a beneficio del Laos che era un suo protettorato[3].
Dopo l'indipendenza, diversi disaccordi (in particolare relativi all'uso di concessioni forestali) furono all'origine di tensioni e violenti incidenti durante gli anni '80, il più grave dei quali fu la "guerra delle colline" nella provincia di Sainyabuli, tra dicembre 1987 e il cessate il fuoco del 19 febbraio 1988, che apparentemente provocarono quasi mille morti da entrambe le parti. Da allora, i due stati si sono avvicinati e il confine non è più oggetto di controversie[3].
^abLao border talks progressing, su web.archive.org, 5 ottobre 2012. URL consultato il 17 settembre 2020 (archiviato dall'url originale il 5 ottobre 2012).