Christoph Gottfried Bardili (Blaubeuren, 18 gennaio 1761 – Stoccarda, 5 giugno 1808) è stato un filosofo tedesco.
Il suo sistema ha avuto poca influenza in Germania: solo Karl Leonhard Reinhold lo espone per difenderlo dagli attacchi di Fichte e Schelling. Resta che alcune sue idee aprirono la strada a certi ultimi sviluppi del pensiero di Schelling e Hegel. Avversò fortemente la distinzione kantiana tra forma e materia del pensiero e avanzò l'idea che la filosofia dovesse prendere in considerazione esclusivamente il pensiero in se stesso, il puro pensiero, inteso come base e possibilità dell'essere.
Principio fondamentale del pensiero è, a suo dire, il principio di identità: solo il pensiero logico è reale pensiero. La materia su cui opera il pensiero è, per sua definizione, indefinita e solo l'attività del pensiero la rende definita. Il pensiero non avrebbe, in sostanza, capacità sintetica o possibilità di sviluppo, non essendo, in definitiva, altro che un computare aritmetico.
Opere
- 1796 Über die Gesetze der Ideenassociation
- 1798 Briefe über den Ursprung der Metaphysik
- 1800 Grundriss der ersten Logik
- 1802-1806 Philosophische Elementarlehre
- 1803 Beiträge zur Beurteilung des gegenwärtigen Zustandes der Vernunftlehre
Collegamenti esterni
- Bardili, Christoph Gottfried, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- BARDILI, Christoph Gottfried, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1930.
- Bardili, Christoph Gottfried, in Dizionario di filosofia, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2009.
- Bardili, Christoph Gottfried, su sapere.it, De Agostini.
- (EN) Christoph Gottfried Bardili, in Cyclopædia of Biblical, Theological, and Ecclesiastical Literature, Harper.
- (EN) Christoph Gottfried Bardili, su Mathematics Genealogy Project, North Dakota State University.
- Opere di Christoph Gottfried Bardili, su MLOL, Horizons Unlimited.
- (EN) Opere di Christoph Gottfried Bardili, su Open Library, Internet Archive.