Il 24 febbraio 1894, mentre si trovava a Detroit, frequentò una lezione di Vivekananda e ne rimase ispirata; da quel momento cominciò un mistico carteggio.[1] Si trasferì in India e cominciò a lavorare come docente di scuola e fu coinvolta in attività sociali.
Biografia
Christina Greenstidel nacque nel 1866 a Norimberga in Germania. Fu dapprima luterana ma più tardi aderì al cristianesimo scientista. Aveva cinque sorelle. Quando Christine aveva tre anni, la sua famiglia emigrò negli Stati Uniti e si stabilì a Detroit, nel Michigan. Il padre di Christine era uno studioso tedesco, tuttavia la famiglia aveva poche risorse finanziarie. Christine aveva diciassette anni quando suo padre morì; ottenne un incarico di insegnante nella Scuola pubblica di Detroit nel 1883, divenendo così l'unico sostegno della sua famiglia.
Le lezioni di Vivekanada
Nel 1894 Christine frequentò a Detroit una serie di lezioni con la sua amica Mary Funke. Swami Vivekananda era a Detroit in quell'anno per sei mesi e lì condusse alcune lezioni. Il 24 febbraio 1894, Christine frequentò una lezione di Vivekananda e fu così impressionata che frequentò poi altre lezioni e divenne sua ammiratrice e discepola. Più tardi raccontò la sua esperienza sulla prima lezione:
(EN)
«Never have I heard such a voice, so flexible, so sonorous. It was the voice of God to me! That range of emotion, that silvery music - I have never heard in any other. It was sheer music... It was the mind that made the first great appeal, that amazing mind! What can one say that will give even a faint idea of its majesty, its splendour? It was a mind so far transcending other minds, even of those who rank as geniuses... Its ideas were so clear, so powerful, so transcendental that it seemed incredible that they could have emanated from the intellect of a limited human being.»
(IT)
«Non ho mai sentito una voce così flessibile, così sonora. Era la voce di Dio verso di me! Quella serie di emozioni, quella melodia argentea - Non l'ho mai sentita in nessun altro. Era musica pura...Fu la mente che esercitò la prima grande attrazione, quella mente incredibile! Cosa può dire una persona che possa dare una pallida idea della sua maestà, del suo splendore? Era una mente così trascendente rispetto ad altre menti, anche di quelle che arrivano ai geni... Le sue idee erano così chiare, così piene di potenza, così trascendentali che sembrava incredibile che potessero essere emanate dall'intelletto di un limitato essere umano.»
Christine disse anche che cominciò ad amare l'India dopo aver frequentato le lezioni di Vivekananda:[2][3]
(EN)
«Our love for India came to birth, I think, when we first heard [Swami Vivekananda] say the word, "India", in that marvellous voice of his. It seems incredible that so much could have been put into one small word of five letters. There was love, passion, pride, longing, adoration, tragedy, chivalry, heimweh, and again love. Whole volumes could not have produced such a feeling in others. It had the magic power of creating love in those who heard it. Ever after, India became the land of heart's desire.»
(IT)
«Il nostro amore per l'India iniziò a nascere, penso, quando per la prima volta ascoltammo [Swami Vivekanada] dire la parola "India", con quella sua meravigliosa voce. Sembra incredibile che così tanto possa essere stato messo dentro una parola di cinque lettere. C'era amore, passione, orgoglio, nostalgia, adorazione, tragedia, cavalleria, nostalgia e ancora amore. Interi volumi non potevano produrre un simile sentimento in altri. Aveva il magico potere di creare amore in quelli che lo sentivano. Anche dopo, l'India divenne la terra del desiderio del cuore.»
Le attività in India e il ritorno in America
Il 7 aprile 1902 Christina arrivò a Calcutta, in India, e trascorse un po' di tempo con Vivekanada. Il 5 maggio 1902 Christina e Sorella Nivedita viaggiarono verso Mayavati ma dopo la morte di Vivekanada, il 4 luglio 1902, Christina ritornò a Calcutta. Visse in una casa in Bosepara Lane, ed entrò nella scuola di Sorella Nivedita come insegnante e aiutò inoltre le donne anziane. Dopo la morte di Sorella Nivedita nel 1911, Christine divenne direttrice della Nivedita's girls' school, d'accordo con tutte le altre insegnanti della scuola; si impegnò inoltre nell'assistenza sociale.[4].
Restò in India, finché non tornò negli Stati Uniti, nel 1914. Nel 1924 ritornò ancora in India ma trovò che c'erano stati dei cambiamenti in Bosepara Lane durante la sua assenza e la casa in cui era vissuta dieci anni prima era crollata. Christina ritornò inoltre alla scuola, sperando di riprendere la mansione di insegnante, ma le autorità scolastiche rigettarono la sua richiesta.
Rimase in India fino al marzo 1928, quando decise ti tornare ancora negli Stati Uniti a causa del deterioramento delle sue condizioni di salute. Rimase a Detroit per un po' di tempo, poi si spostò a New York, ove si ammalò seriamente e fu ricoverata in una casa di cura. Si spense il 27 marzo 1930.[5]
Gallagher, Eugene V.; Ashcraft, W. Michael, eds. (2006). Introduction to New and Alternative Religions in America: African diaspora traditions and other American innovations: Introduction. Westport, Connecticut: Greenwood Publishing Group. ISBN 978-0-275-98717-6.
Shack, Joan (2012). A Monumental Meeting. Sri Sarada Society Notes (Albany, New York) 18.
The Vedanta Kesari 84. Sri Ramakrishna Math. 1997. ISSN 0042-2983.
RKMIC (1995). Bulletin of the Ramakrishna Mission Institute of Culture.
Vrajaprana, Pravrajika (1996). A portrait of Sister Christine. Calcutta: Ramakrishna Mission Institute of Culture. ISBN 978-81-85843-80-3.