Choudhary Rahmat Ali, o Rehmat Ali Khan (Balachaur, 16 novembre1897 – Cambridge, 12 febbraio1951), è stato un politicopakistano, fu il fondatore del Pakistan National Movement (Movimento Nazionale del Pakistan) e tra i primi fautori della formazione dell'odierno Pakistan.
Il 28 gennaio 1933 pubblicò un pamphlet dal titolo Nor or Never. Are we to live or perish forever? (Ora o mai più) nella quale coniò per la prima volta il termine Pakistan.
Come Allama Iqbal, anche Ali era convinto che i musulmani dell'India dovevano riformarsi politicamente per rimanere una comunità vitale e indipendente. Come il profeta Maometto era riuscito a unire le frazionate tribù dell'Arabia, così questo esempio doveva ispirare i musulmani dell'India ad unirsi per sopravvivere di fronte ad una comunità hindu sempre più ostile.
Nel 1943 si diede alla professione legale esercitando al Temple Inn di Londra e fino al 1947 continuò a scrivere pubblicazioni sulla sua visione dell'indipendentismo islamico in India. Fu quindi di opinione favorevole riguardo alla suddivisione territoriale tra India e Pakistan, che egli considerava come la problematica più scottante. Tuttavia, il processo di suddivisione del subcontinente indiano lo lasciò molto amareggiato, a causa dei numerosi eccidi e massacri che lo accompagnarono ma anche dell'esito di un Pakistan assai più piccolo di quello che aveva prefigurato. Rese pubblica la sua insoddisfazione fin dal suo rientro a Lahore il 6 aprile 1948, cercando di organizzare un movimento politico che rimettesse in discussione gli accordi di spartizione. Per questa ragione gli fu negato il passaporto pakistano e fu successivamente espulso verso la Gran Bretagna, dove aveva vissuto gran parte della sua vita adulta e dove morì.