Nel 1349 in questo luogo venne eretta una chiesa dedicata a San Biagio[2], successivamente distrutta. La ricostruzione iniziò nel 1528 e, dopo essere stata quasi immediatamente interrotta, riprese nel 1580, su impulso della Confraternita di San Rocco[2]. I lavori si conclusero nel 1597.[2] La consacrazione avvenne nel 1602, per mano del vescovo di ComoFeliciano Ninguarda.
La facciata venne rifatta nel 1910, in stile neobarocco, su progetto di Paolo Zanini.[2]
Internamente, la chiesa ospita una serie di affreschi risalenti al primo ventennio del XVII secolo, attribuiti alla scuola degli artisti valsoldesi dei Pozzi.[2]
Galleria d'immagini
La navata e l'altare maggiore
La volta: affreschi barocchi di M.A. Pozzi
Pareti della navata: Episodi della vita di San Rocco di M.A. Pozzi e fratelli
La cupola ottagonale
Affreschi del presbiterio: Martirio di san Biagio di A. Casella
Adolfo Caldelari, Arte e storia nel Ticino, Rezzonico, Locarno 1975, 103.
Bernhard Anderes, Guida d'Arte della Svizzera Italiana, Edizioni Trelingue, Porza-Lugano 1980, 264-265.
Federica Bianchi, Edoardo Agustoni, I Casella di Carona, Feda SA, Lugano 2002, 276-277.
Giorgio Mollisi, I Pozzi di San Rocco. Nuove scoperte e nuove proposte di studio per la decorazione della chiesa luganese, in "Arte&Storia", 26, Lugano 2005, 94-114.
Andrea Spiriti, Giorgio Mollisi, I Pozzi di Valsolda e gli Avogadro di Tradate. Una collaborazione tra Ticino e Lombardia (con una prima catalogazione delle opere), in Arte&Storia, anno 8, numero 43, aprile-giugno 2009, Edizioni Ticino Management S.A., Lugano 2009.
Laura Damiani Cabrini (a cura di), La Chiesa di San Rocco a Lugano, Edizioni Casagrande, 2013.