Charles Errard si formò come pittore con il padre, Charles Errard il Vecchio, pittore di corte del re Luigi XIII di Francia. La sua lunga carriera di artista in Francia si intervallò a diversi periodi di soggiorno a Roma, dove si recò inizialmente con il padre nel 1625 con una borsa di studio reale, e in seguito dal 1627 stringendo amicizia con Claude Lorrain, altro giovane pittore francese. Si dedicò al disegno di opere antiche come figure, busti, rilievi, decorazioni e architetture classiche, così come contemporanee. Divenne presto un brillante disegnatore[1].
Negli anni 1664–1665 fece un viaggio per collezionare opere d'arte nelle Fiandre per il re di Francia.[2]
La sua rivalità con Charles Le Brun lo portò di nuovo a Roma nel 1666, questa volta con 12 allievi per costituire, inviato dal ministro francese Jean-Baptiste Colbert, l'Accademia di Francia a Roma, di cui fu direttore da allora fino a che, dopo la morte del protettore Colbert, nel 1684 fu sostituito da Noël Coypel (a parte il periodo dal 1673 al 1675). In quegli anni fu anche Principe dell'Accademia di San Luca più volte, direttamente e in qualità di vice di Le Brun[3].
Come incisore, illustrò vari testi, tra cui, le Vite di Giovanni Pietro Bellori e l'Anatomia per Uso et Intelligenza del Disegno su preparazioni di Bernardino Genga e testi di Giovanni Maria Lancisi, un atlante anatomico per gli allievi dell'Accademia di Francia a Roma che fu uno dei primi testi di anatomia per artisti in generale.
Allegoria della Morte, Allegoria della Pittura e dell'Architettura, Ritratto di M. de Chambray, Dipartimento delle arti grafiche, Museo del Louvre, Parigi.
Sculture
Lasciò a Luigi XIV copie in bronzo di sculture fiorentine, in particolare (ma non solo[5]), di sculture di Michelangelo nella Cappella Medicea[6], oggi al Museo del Louvre, Parigi.