A seguito di un'alleanza politica, sposò Ali Adil Shah I, sultano di Bîjâpur (1580), famoso per aver scritto poesie in suo elogio[5], che morì nel 1580. Suo nipote Ibrahim Adil Shah II, all'età di nove anni, fu poi nominato reggente dagli sciiti ma un generale, Kamal Khan, prese il potere. Chand Bibi pianificò quindi un attacco a Kamal Khan con l'aiuto di un altro generale, Haji Kishvar Khan. Kamal Khan venne catturato e poi decapitato[6].
Kishvar Khan prese a sua volta la reggenza, ma Chand Bibi cercò di eliminarlo con l'aiuto del generale Mustafa Khan. Le spie di Kishvar Khan scoprirono la cospirazione; vennero inviate delle truppe contro Mustafa Khan, il quale venne catturato e ucciso. Chand Bibi fu fatta prigioniera a Satara. Kishvar Khan cercò di farsi proclamare re ma, essendo molto impopolare, fu costretto a fuggire quando un esercito guidato dal generale Ikhlas Khan marciò su Bijapur.
Sultanato di Ahmadnagar
Kishvar Khan venne ucciso in esilio da un parente di Mustafa Khan. Chand Bibi fu quindi nominata reggente. Resistette a numerosi tentativi di usurpazione, ma dovette confrontarsi soprattutto con le armate di Akbar[6].
Nel novembre 1595, le truppe di Akbar tentarono di invadere Ahmadnagar.[7] Chand Bibi resistette coraggiosamente, ma fu uccisa dai suoi stessi sostenitori nel 1599. La città venne quindi assediata[8].
Note
^(EN) Women In Power: 1570-1600, su guide2womenleaders.com (archiviato dall'url originale il 19 dicembre 2006).
^(EN) Sailendra Sen, A Textbook of Medieval Indian History, Primus Books, 2013, pp. 118–119.