A causa dell'usurpazione di Victoriano Huerta riprese le armi e fu uno dei firmatari del Piano di Guadalupe, già con il grado di colonnello. Vicino a Venustiano Carranza e Pablo González Garza, da allora fu un importante tassello del costituzionalismo. Operò a Nuevo León e Tamaulipas. Durante l'attacco a Matamoros nel giugno 1913, fu promosso colonnello, comandante del reggimento dei Regionali di Coahuila, con 355 uomini entrò in avanguardia prendendo l'Impianto di Luce e Forza Motrice.[2] Nell'ottobre 1913 partecipò all'attacco a Monterrey, anche se non fu nominato generale se non fino all'aprile 1914 quando riuscì a conseguire una posizione così importante. Servì come mediatore prima dell'intensificazione del conflitto tra Pancho Villa e Venustiano Carranza nel cosiddetto Patto di Torreón. Alla rottura tra le due parti, rimase dalla parte del Carranzismo. Partecipò alla campagna del Bajío contro Villa, distinguendosi nei combattimenti a Celaya e León come capo della cavalleria sotto il comando del generale Álvaro Obregón. Dal 1916 al 1917 servì come governatore di Puebla.[3] In seguito ricoprì diversi quartier generali militari, portando avanti tenaci campagne di pacificazione.
Alfredo DESENTIS e Fernando MUÑOZ, Rotonda de los Hombres Ilustres, Dipartimento del Distretto Federale, 1985, pp. 198. URL consultato il 4 gennaio 2010.