Nel Medio Evo, già in epoca longobarda, faceva da confine tra l'Esarcato bizantino di Ravenna (territorio di Luceoli) e il Ducato di Spoleto con il Gastaldato-Contea di Nocera, dalle sorgenti nel monte Catria fino al Ponte della Pergola. Nei documenti avellaniti infatti, Leccia, Percozzone, Sterleto, Serralta, Colgodeccio, Pantana, Ferbole e Valrea, erano "in Comitatu Nucerino". Poco dopo il villaggio di Valrea, il fiume formava un grande gorgo, detto "Gorgo delli Radunati"; era il luogo di confine e di incontro, per le diocesi dei vescovi di Nocera, Gubbio e Fossombrone.
Sotto il suo letto è stata scoperta una foresta fossile risalente a 50 000 anni fa.[1]