La cattedrale delle Sante Mirrofore (in russo Кафедральный Собор Святых Жён-Мироносиц?; in azero Müqəddəs Mürdaşıyan Zənənlər Başkilsəsi) è una cattedrale ortodossa di Baku, in Azerbaigian, è sede dell'eparchia di Baku e dell'Azerbaigian, eparchia sottoposta al Patriarcato di Mosca.
Storia
La chiesa è stata costruita dietro approvazione della Commissione Edilizia nel 1901 su progetto dell'architetto Fëdor Wierzbicki ed ultimata il 6 maggio del 1908 interamente a spese del ministero della Difesa, infine consacrata il 6 dicembre del 1909.
In epoca sovietica, la chiesa è stata chiusa al culto nel 1920 ed adibita a magazzino, successivamente a palazzetto dello sport.
Nel 1990 il campanile era fortemente lesionato e venne abbattuto, il pavimento era instabile, le pareti crepate ed il tetto crollato. Nel 1991 l'edificio venne affidato alla chiesa ortodossa russa che ne intraprese il restauro.[1]
Durante la sua visita in Azerbaigian, il Patriarca di Mosca e di tutte le Russie Alessio II il 27 maggio 2001 ha consacrato la chiesa delle Mirrofore e gli ha conferito lo status di cattedrale dell'eparchia da poco eretta. Concluso il restauro, il 24 marzo 2003 la cattedrale è stata ufficialmente riaperta durante una cerimonia cui hanno preso parte il Presidente dell'Azerbaigian, Heydar Aliyev, il rappresentante della comunità musulmana del Caucaso e diplomatici e dipendenti delle missioni diplomatiche accreditate in Azerbaigian.[2]
Nell'aprile del 2003 la cattedrale è stata visitata dal Patriarca di Costantinopoli Bartolomeo, che ha donato alla comunità ortodossa dell'Azerbaigian un reliquiario contenente le reliquie di San Bartolomeo, patrono della città di Baku.
Note
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