Nei secoli passati, sotto il dominio degli Asburgo, rappresentava la provincia dove la comunità slovena occupava quasi tutto il territorio, eccetto i maggiori centri cittadini, come Lubiana (in tedesco Laibach), Maribor (Marburg an der Drau) e Celje (Cilli), dove prevaleva la cultura dell'etnia tedesca; nella Stiria e nella Carinzia, difatti, la popolazione slovena era, nel complesso, una parte minoritaria insieme ai tedeschi e i nuclei maggioritari si concentravano nelle zone meridionali.
Storia
Ipotetica collocazione della Carniola attorno all'anno 800
In rosa: estensione della Carniola come provincia austriaca nel 1794
In rosso: estensione della Carniola allo scoppio della prima guerra mondiale.
«Ratchis denique aput Foroiuli dux, ut dixeramus, effectus, in Carniolam Sclavorum patriam cum suis ingressus, magnam multitudinem Sclavorum interficiens, eorum omnia devastavit[2].»
(Paulus Diaconus, Historia Langobardorum, Liber VI [3])
Per la prevalenza etnica, come per il suo posizionamento geografico, la regione assunse gradualmente, a partire dal XVI secolo, una posizione di centralità tra i territori popolati da sloveni.
^Infine Ratchis, duca di Cividale, come abbiamo detto, entrò in Carniola nel paese degli Schiavi con la sua gente, uccise un gran numero di Schiavi e devastò tutti i loro beni.