Durante la rivolta di Kościuszko nel 1794, suo padre venne impiccato. La famiglia venne posta sotto la protezione dell'imperatrice Caterina. Le figlie divennero damigelle e collocate nel palazzo mentre il giovane Boris divenne sottotenente nel Reggimento Preobraženskij.
Il 18 giugno 1805 entrò nel reggimento degli Ussari. Partecipò alle Guerre napoleoniche. L'11 febbraio 1810, ancora una volta lasciò il servizio, nonostante l'opinione del granduca Konstantin Pavlovič e il desiderio dell'imperatore di tenerlo nell'esercito. Le sue dimissioni furono di breve durata. Dopo che Napoleone andò in esilio per la seconda volta, Boris terminò la sua carriera.