Un bokor, nelle pratiche vudù, è un oungan o una mambo che pratica magia malvagia per scopi personali.
Una delle fatture più note dei bokor è il furto del petit bon ange (il "piccolo angelo guardiano") e la successiva schiavitù sotto forma di zombi: colui che ne è colpito appare in un primo momento morto e viene quindi seppellito. Dopo qualche giorno il bokor ritorna per prendere il corpo e per forzarlo a fare lavori manuali, in una sorta di controllo mentale.
Secondo leggenda, lo stregone deve cavalcare all'indietro fino alla casa della vittima, recitare alcune parole magiche e "succhiare" da una fessura della casa l'anima della vittima, sputandola poi in un contenitore. Il giorno seguente, la vittima non si sveglierà dal sonno e verrà seppellita come morta; lo stregone stapperà il contenitore, ed il "profumo" dell'anima risveglierà il corpo della vittima, la quale, da quel momento, sarà agli ordini dello stregone.