Dopo la battaglia, che si concluse con la vittoria di Roma, Tarentum cercò l'aiuto militare di Pirro, re dell'Epiro.[1][3] Motivato dai suoi obblighi diplomatici con Tarentum e da un desiderio personale di una carriera militare, Pirro fece sbarcare un esercito di 25.000 uomini,[1] con un contingente di elefanti da guerra[1] sul territorio italico nel 280 a.C.,[4] al quale si unirono i soldati Greci e parte dei Sabelli che si rivoltarono contro il dominio romano.