Bandicota indica
Il ratto Bandicoot maggiore (Bandicota indica Bechstein, 1800) è un roditore della famiglia dei Muridi diffusa nel Subcontinente indiano, Cina e Indocina.[1][2]
Descrizione
Roditore di grandi dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 200 e 345 mm, la lunghezza della coda tra 217 e 300 mm, la lunghezza del piede tra 42 e 63 mm, la lunghezza delle orecchie tra 27 e 33 mm e un peso fino a 1000 g.[3]
La pelliccia è lunga ed arruffata. Le parti superiori sono bruno-nerastre, talvolta grigiastre lungo i fianchi, e cosparse di lunghi peli neri. Le parti ventrali sono grigio-brunastre scure. La coda è leggermente più corta della testa e del corpo, uniformemente marrone scuro. I piedi sono grandi e larghi, marrone scuro o nerastri. Le femmine hanno 6 paia di mammelle. Il cariotipo è 2n=44-46 FN=71-72.
Biologia
Comportamento
È una specie terricola e notturna. Costruisce estesi sistemi di cunicoli e tane, dove si rifugia in colonie numerose, principalmente lungo le sponde dei fiumi, vicino alle dighe e ai campi agricoli.
Alimentazione
Si nutre di parti vegetali e invertebrati.
Riproduzione
Le femmine danno alla luce mediamente 5-7 piccoli alla volta. In Vietnam possono raggiungere 14 piccoli.
Distribuzione e habitat
Questa specie è diffusa nel Subcontinente indiano, Cina e Indocina. Successivamente è stata introdotta nella penisola malese e Giava.
Vive nei campi coltivati, villaggi e città fino a 1.500 metri di altitudine. L'habitat originario include le aree paludose e le risaie.
Tassonomia
Sono state riconosciute 8 sottospecie[4]:
- B.i.indica: Stati indiani del Punjab, Haryana, Rajasthan orientale, Gujarat, Uttarakhand, Uttar Pradesh, Bihar, Jharkhand, Chhattisgarh, Madhya Pradesh, Maharashtra, Karnataka, Goa, Kerala, Tamil Nadu, Andhra Pradesh, Orissa, Sri Lanka;
- B.i.eloquens (Kishida, 1926): Taiwan;
- B.i.jabouillei (Thomas, 1927): Vietnam settentrionale, isola di Cat Ba;
- B.i.mordax (Thomas, 1916): Provincia cinese dello Yunnan sud-occidentale;
- B.i.nemorivaga (Hodgson, 1836): Stati indiani dell'Assam, Meghalaya, Sikkim, Arunachal Pradesh, Nagaland, Manipur, Mizoram, Tripura, West Bengal; Nepal, Bhutan, Myanmar, province cinesi del Sichuan meridionale, Fujian orientale, Guangdong; Thailandia settentrionale, Laos;
- B.i.setifera (Horsfield, 1824): Giava;
- B.i.siamensis (Kloss, 1919): Thailandia centrale, Cambogia, Vietnam meridionale;
- B.i.sonlaensis (Dao, 1975): Provincia cinese dello Yunnan sud-orientale.
Conservazione
La IUCN Red List, considerato il vasto areale, la tolleranza al degrado del proprio habitat e la popolazione numerosa, classifica B.indica come specie a rischio minimo (Least Concern).[1]
Note
- ^ a b c (EN) Aplin, K., Lunde, D. & Molur, S. 2008, Bandicota indica, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Bandicota indica, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
- ^ Francis, 2008.
- ^ Ellerman & Scott, 1966.
Bibliografia
- J.R.Ellerman & T.C.s.Morrison-Scott, Checklist of Paleartic and Indian Mammals 1758-1946, Natural History Museum, London, 1966.
- B. Lekagul & J.A. McNeely, Mammals of Thailand, Bangkok, 1977, ISBN 974-86806-1-4.
- Andrew T.Smith & Yan Xie, A guide to the Mammals of China, Princeton University Press, 2008, ISBN 978-0-691-09984-2.
- Charles M.Francis, A Guide to the Mammals of Southeast Asia, Princeton University Press, 2008, ISBN 978-0-691-13551-9.
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