Il Balletto dell'Opéra di Parigi (Ballet de l'Opéra national de Paris) è una delle più prestigiose compagnie di danza classica, oltre che la più antica.[1][2][3]. All'origine vi è la Académie royale de danse creata per volere di Luigi XIV nel 1661. Nel 1669, su impulso di Jean-Baptiste Colbert, viene creata l'Académie royale de musique, e nel 1671 le due accademie vengono fuse insieme. Ancora oggi la compagnia di balletto è parte integrante dell'Opéra national de Paris.
Il balletto si compone di 154 danzatori, di cui 14 primi ballerini e 18 étoiles[4]. Ogni stagione si esibisce in 180 rappresentazioni.[3]
I danzatori che lo compongono sono al 95% usciti dalla scuola di danza dell'Opéra di Parigi,[5] considerata come la migliore del mondo.[3] La scuola si chiama oggi «École de Danse de l'Opéra national de Paris» e dal 1987 ha sede a Nanterre nei pressi del parco André Malraux, a dieci chilometri dal Palais Garnier[6].
Attraverso il reclutamento fatto quasi esclusivamente all'interno del proprio vivaio, la compagnia custodisce l'unità di stile della danza francese.[7]
Nei due secoli che seguono la sua creazione, il Balletto dell'Opéra di Parigi cambia sede ben undici volte. Dal 1875 la sede è il Palais Garnier.
Gli inizi: Seicento e Settecento
La scuola dell'Académie royale de danse, fondata nel 1713, è la più antica scuola di danza del mondo occidentale e la culla della danza accademica.
Agli inizi, nel Seicento, una troupe numerosa e quasi esclusivamente maschile (fino al 1681) danza nei divertissement e negli intermezzi delle opere. Nel 1776 Jean-Georges Noverre, e in seguito i fratelli Maximilien e Pierre Gardel, impongono alla compagnia il balletto d'azione, già diffuso e fiorente su altri palcoscenici francesi.
L'Ottocento: apoteosi e decadenza
Gradualmente il balletto si affranca dall'opera, e dall'inizio dell'Ottocento si crea un repertorio di opere puramente coreografiche. L'apoteosi del balletto romantico, a metà secolo, vede la nascita delle maggiori opere classiche come La Sylphide (1832), Giselle (1841), Paquita (1846), Le Corsaire (1865) e Coppélia (1870).
Durante tutti gli anni ottanta la storia della compagnia è segnata dalla figura di Rudolf Noureev, che occupa il posto di direttore di danza dal 1983 à 1989, malgrado un inizio difficoltoso a causa dei rimproveri dei danzatori che lo accusano di usare la compagnia per i suoi interessi personali e di monopolizzare i ruoli solisti.
Nel 1986 Nureev entra in conflitto con Maurice Béjart, allora coreografo invitato. Il 24 marzo, al termine della creazione del suo balletto Arépo, Béjart promuove étoiles Manuel Legris e Éric Vu-An, senza averne diritto. Noureev costringe Béjart a fare marcia indietro.[8]
Rudolf Noureev ha costituito un repertorio di balletti classici che forma ancora oggi il cuore del repertorio della compagnia, base del suo grande successo popolare. La sua versione del Lago dei cigni, creata nel 1984, ha generato una fronda di danzatori a favore del ripristino della versione originaria del balletto di Vladimir Bourmeister. Questa versione sarà ripresa un'ultima volta sotto il successore di Nureev, Patrick Dupond, desideroso di cancellare le tracce del predecessore. La versione di Nureev si imporrà in seguito senza concorrenza.
Gli anni recenti
Patrick Dupond è l'étoile che succede a Nureev nel posto di direttore, nel 1990. Contrariamente al danzatore russo, proviene dalla compagnia e non ha pretese di coreografo. Il suo mandato si conclude precocemente nel 1994, quando l'intesa con il nuovo direttore dell'Opéra, Hugues Gall, si rivela impossibile. Segue un processo sulla legittimità del concomitante licenziamento di Dupond dalla posizione di danzatore étoile.
Nel settembre 2004 Gérard Mortier succede a Hugues Gall nella direzione dell'Opéra. Mortier mantiene l'incarico fino al 2010, quando si trasferisce al Teatro Real di Madrid. Grazie a lui, nove danzatori vengono promossi al grado di étoile, tra cui alcuni relativamente anziani per il mestiere, come Wilfried Romoli, Delphine Moussin e più di recente Isabelle Ciaravola.
Queste nuove nomine fanno decadere il tetto massimo di 12 étoiles imposto da Hugues Gall a suo tempo. Attualmente, l'Opéra di Parigi dispone di 18 étoiles.
Gerarchia dei danzatori del Balletto dell'Opéra di Parigi
Nel 2015 la compagnia conta 154 danzatori, di cui 18 étoiles e 14 premiers danseurs, quasi tutti usciti dalla École de danse de l'Opéra. I danzatori sono reclutati attraverso un concorso annuale che sostengono intorno ai 16 anni di età, e terminano la loro carriera a 42 anni e mezzo.[9]
Dall'ingresso nel corps de ballet alla consacrazione come étoile, il Balletto ha fissato una rigida gerarchia fra i danzatori e le danzatrici:
La promozione al grado superiore si fa attraverso un esame interno che ha luogo ogni anno a novembre. Il jury è composto dai membri della direzione dell'Opéra, dagli altri membri della compagnia e da personalità prestigiose del mondo della danza.
Solo le étoiles sfuggono a questo meccanismo. La consacrazione a étoile di un premier danseur (più raramente di un sujet) è decisa dal direttore dell'Opéra su proposta del direttore della danza in seguito a una rappresentazione. La procedura di nomina ha subito variazioni nel tempo, e dal 2004 essa avviene direttamente di fronte al pubblico.
Maestri di balletto associati alla direzione della danza
Nel Balletto dell'Opéra, il posto di "Maestro di balletto associato alla direzione della danza" corrisponde all'incarico di "Ballet master in chief" negli Stati Uniti, è cioè un posto di maestro di balletto principale associato ad alcune decisioni artistiche del direttore della danza.
1953-1953 : Jean Babilée, nominato 4 anni dopo la sua entrata nella compagnia, lascia l'Opéra nove mesi dopo la sua nomina per fondare la sua propria compagnia
Edgar Degas e le ballerine del Balletto dell'Opéra di Parigi
Edgar Degas ha consacrato numerose tele, pastelli e sculture, fra cui la celebre Petite Danseuse de quatorze ans, alle ballerine della compagnie e della scuola di danza dell'Opéra, che sono state uno dei suoi temi prediletti. La precisione dei dettagli e la resa perfetta dei soggetti sono il risultato delle frequenti visite del pittore alla sala Le Peletier e al Palais Garnier.
L'Orchestra dell'Opéra (1868-1869), affigurante il corpo di ballo al disopra della buca dell'orchestra nella sala Le Peletier al Teatro imperiale dell'Opéra
L'Étoile (Rosita Mauri) (1878)
Danseuse au repos (v. 1879)
La Classe de danse (senza data)
La Classe de danse (senza data)
Le Ballet vu depuis une loge (1885)
Gli interpreti del repertorio del XIX secolo in immagini
Litografia di Lemercier da un disegno di Llanta raffigurante le prime ballerine dell'Opéra de Paris nel 1832: (2) Lise Noblet, (1) Marie Taglioni, (3) Mlle Julia [de Varennes], (6) Alexis Dupont, (5) Amélie Legallois, et (4) Pauline Montessu
Incisione di Louis Maleuvre per i costumi di Marie Taglioni (Fleur des champs) e Joseph Mazilier (Rudolph) nel balletto-pantomima di Filippo Taglioni "La Fille du Danube" all'Académie royale de Musique (Salle Le Peletier) nel 1836
Litografia di Eugene Lami raffigurante alcune danzatrici celebri e i loro non meno celebri mecenati al Foyer de la danse della sala Le Peletier (Académie royale de Musique) nel 1841
La Péri, balletto di Jean Coralli, Académie royale de musique, sala Le Peletier, 1843
Litografia-manifesto del balletto "Le Diable à quatre" di Joseph Mazilier nella sala Le Peletier dell'Académie royale de musique nel 1845
Carlotta Grisi in "Paquita", balletto di Joseph Mazilier, Académie royale de musique, sala Le Peletier, 1846
Litografia rappresentante la danzatrice italiana Carolina Rosati nel ruolo di Medora per la prima del "Corsaire" al Teatro imperiale dell'Opéra (sala Le Peletier) nel 1856
Emma Livry in "Le Papillon", balletto di Marie Taglioni, Teatro imperiale dell'Opéra (sala Le Peletier) nel 1860
Litografia di Colle Imerton che illustra una rappresentazione di "Giselle" in onore della visita dello zar Alessandro II, Teatro imperiale dell'Opéra (sala Le Peletier), 1867
Fotografia di Giuseppina Bozzachi nel ruolo di Swanida del balletto "Coppelia" di Arthur Saint-Léon, Teatro imperiale dell'Opéra (sala Le Peletier), 1870
Il terzo atto del "Cid" di Jules Massenet alla prima al Teatro nazionale dell'Opéra (Palais Garnier), 1885
"Les Deux Pigeons", balletto di André Messager al Teatro nazionale dell'Opéra (Palais Garnier), 1886
Note
^«Il y en a trois meilleures compagnies du monde, sans doute Le Royal Ballet, sans doute Le Bolchoï et sans doute Le Ballet de l'Opéra de Paris», Philippe Noisette, giornalista, in "La Danse à tout prix", reportage televisivo per France 2, 2012, 129 minuti
^Haut volArchiviato il 28 marzo 2015 in Internet Archive. interpretato da Éleonore Baulac e Allister Madin, coregrafia di Benjamin Millepied, realizzato da Louis de Caunes