Nel 1057 sconfisse e annesse la Ta'ifa di Malaga, nominandone governatore il figlio primogenito Buluggīn ibn Bādīs, che non succedette mai al padre perché morì avvelenato nel 1064, probabilmente da Joseph ibn Naghrela che era succeduto al padre Samuel nella carica di visir. Venne nominato nuovo erede al trono il secondogenito Māksan ibn Bādīs, ma il visir Joseph complottò anche contro Māksan, che fu mandato in esilio a Jaén, dove fondò un regno indipendente.
Joseph iniziò a tramare contro Bādīs ibn Ḥabūs, stipulando un accordo con il re della Ta'ifa di Almería, Muḥammad ibn Maʿn. La notizia della cospirazione si diffuse tra la popolazione di Granada e fece scoppiare il massacro di Granada del dicembre del 1066, in cui furono massacrati il visir Joseph ibn Naghrela e la maggior parte della popolazione ebraica della città.