Le automotrici ALn 663 sono una famiglia di rotabili ferroviari leggeri delle Ferrovie dello Stato e di altre ferrovie in concessione a motore Diesel, prodotti dal 1983 al 1995 dalla FIAT Ferroviaria Savigliano come successori del gruppo ALn 668 e tuttora in servizio visti i bassi costi di esercizio e l'alto livello di comfort e affidabilità.[1]
Nel 1983 la FIAT Ferroviaria Savigliano decise di realizzare un'automotrice partendo dalla base dell'ALn 668, ma con un'impostazione più moderna. La nuova automotrice venne progettata con 63 posti a sedere di cui 12 di prima e 51 di seconda classe.
Dal punto di vista meccanico, le ALn 663 sono identiche alle ALn 668 serie -3000-3100-3300 e possono raggiungere una velocità massima di 130 km/h. Sono caratterizzate da una forma più spigolosa del frontale, dalla dotazione di nuovi proiettori a quattro fari incassati, due a luce bianca e due a luce rossa, in sostituzione di quelli tondi del gruppo ALn 668, in cui si doveva porre un vetro rosso su quelli che in quel momento erano di coda. Il banco di manovra è stato ridisegnato per integrare i comandi relativi alla terza unità accoppiata, mentre gli interni sono stati completamente rinnovati adottando l'arredamento delle carrozze "Medie Distanze" a vestiboli centrali (MDVC), mantenendo però immutata la distanza tra i sedili per motivi strutturali.
Come le ALn 668 presentano dei costi di esercizio e di manutenzione relativamente bassi. La loro produzione terminò nel 1986.
Ci sono alcuni esempi di treni a lunga percorrenza effettuati da ALn 663 e da ALn 668. Al 2010 FER le impiega sulla direttrice Cremona – Mantova – Pesaro, mentre Trenitalia le utilizza sulla Roma–Cassino–Venafro–Campobasso–Termoli.
Stando alla relazione finanziaria annuale del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane redatta nel 2022, sono state restituite all'esercizio 32 ALn 663 in seguito ad interventi di adeguamento del sistema antincendio.[4]
Ciascun rotabile è dotato di due motori dieselsovralimentati, tipo 8217.32 "a sogliola", a sei cilindri, tarati a 170 kW e disposti sotto il pavimento che trasmettono il moto uno per ciascun carrello. La trasmissione è di tipo classico con frizione, cambio meccanico a cinque marce e ponte riduttore.
Le due serie si differenziano per il rapporto di trasmissione: la serie 1000 (ALn 663.1001-1016) è caratterizzata da un rapporto corto per l'impiego su tratte di montagna, con velocità massima di 120 km/h, mentre la serie 1100 (ALn 663.1101-1204) consente una velocità massima di 130 km/h[5].
È previsto il comando multiplo che permette composizioni fino a tre automotrici comandabili da un unico banco di manovra. Le ALn.663 serie 1100 possono viaggiare in terne a comando multiplo anche con ALn.668 serie 3100, le quali raggiungono 130 km/h, mentre quelle della serie 1000 con ALn.668 serie 3300, dalla velocità massima di 120 km/h.
Ogni automotrice ha due comparti di seconda classe e uno di prima classe.
Le cabine di comando adottano il "banco di manovra unificato" con combinatore a pettine integrante i comandi di cambio, frizioni e acceleratori. Ciascun banco è integrato da un rubinetto del freno, di tipo continuo automatico, di tachigrafo e di segnalatori acustici (fischio e tromba).
Gli ambienti interni sono stati in seguito climatizzati tramite l'installazione di condizionatori Thermo-King (prodotti dalla Ingersoll-Rand), Carrier e Konvekta.
Note
^ALn 663. Parte 1: il parco FS., su scalaeNNe - Note Sparse (Treni, Ferrovie e loro modellazione in Scala N), 15 dicembre 2018. URL consultato il 17 luglio 2023.
^Le automotrici ALn 663 utilizzate lungo questa linea furono acquistate dalla SNFT e costruite in maniera da avere 68 posti, da qui il nome di ALn 668 per le immatricolazioni di questa famiglia. Dal 2011 appartengono al parco rotabili di Trenord.
^ Nico Molino, Alessandro Muratori, Le ALn 668 e 663 per le ferrovie in concessione, in Mondo Ferroviario, vol. 92, febbraio 1994, pp. 62-77.
Angelo Nascimbene, La maturità delle ALn 668. Il restyling in ALn 663 (prima parte), in Tutto treno, vol. 23, n. 245, 2010, pp. 29-36.
Angelo Nascimbene, La maturità delle ALn 668. Il restyling in ALn 663 (seconda parte), in Tutto treno, vol. 23, n. 246, 2010, pp. 31-34, 39-40.
Angelo Nascimbene, La maturità delle ALn 668. Il restyling in ALn 663 (terza parte), in Tutto treno, vol. 23, n. 247, 2010, pp. 29-34, 39-40.
Oreste Santanera, Le ALn 668 e derivate. Quarant'anni di sviluppo delle automotrici Fiat, in I Treni Fiat. Ottant'anni di contributo Fiat alla tecnica ferroviaria, Milano, Automobilia, 1997, pp. 80-105, ISBN88-7960-045-1.