Si attende la riconferma di Carl Lewis dopo l'oro dei 100, dove ha letteralmente dominato il campo. Anche gli altri due americani sono considerati da medaglia Già in semifinale i tre statunitensi mostrano di essere una spanna sopra tutti: nella prima Baptiste precede Jefferson, mentre al terzo posto giunge il campione uscente Pietro Mennea. La seconda semifinale è vinta con largo margine da Lewis, davanti al brasiliano João Batista da Silva.
In finale Carl Lewis esegue un capolavoro di tecnica: la sua curva è perfetta e la corsa sul rettilineo è fluida e decontratta. Al traguardo il cronometro si ferma su un ottimo 19"80, nuovo record olimpico e primato mondiale a livello del mare. Anche il secondo arrivato, Baptiste, scende sotto i 20 secondi netti; Jefferson, terzo, completa un podio tutto statunitense. Mennea, che lottava tra la quarta e la quinta posizione, molla improvvisamente negli ultimi metri ed arriva settimo. Il barlettano stabilisce comunque un record, divenendo l'unico velocista ad aver partecipato a 4 finali olimpiche (consecutive) sui 200 metri piani.