a la cruz, carne fissata verticalmente su un sostegno di ferro;[6]
al chulengo, utilizzando una parrilla racchiusa, con la brace, in un contenitore metallico a forma di cilindro orizzontale chiamato chulengo; usato soprattutto nelle pampa.[7][8][9]
Altre versioni meno conosciute sono gli asado nei quali la carne viene cotta alla brace, in un pozzo scavato nella terra o in un forno di mattoni crudi: in questo caso i tagli di carne vengono cucinati molto lentamente, per una durata di almeno due ore a fuoco lento o moderato.[10]
Tra le varietà di asado tradizionale argentino ne esiste una chiamata banderita (bandierina), poiché la carne è servita in fette, di circa 2 centimetri di larghezza e cucinata in modo speciale:[11]
Guatia è asado di diversi tagli di carne, avvolto in pelle, che viene cotto sottoterra;
Meno frequente, ma molto apprezzato, è l'asado a la espada o arrosto alla spada,[12] che assomiglia a un grosso spiedino. È anche tipico il pollo al espiedo, che si indora o rosola facendolo cuocere senza piume sulle fiamme[13][14] e il pollo al disco.[15] Le carni più utilizzate al disco sono il pollo, che viene cucinato direttamente insieme a verdure; anche dopo il pollo vi sono l'entraña (cioè il diaframma) e più spesso altri tagli ritenuti erroneamente meno pregiati, quali le sottopancia o spalla dove si preferiscono per fare al disco le parti più grasse.
Per esaltarne il sapore e la consistenza, la carne deve essere cotta lentamente, anche per ore.
Per la maggior parte della popolazione argentina è tradizione cucinare el asado de los domingo
alternato con la raviolada o la tallarinada.
I tagli di carne
L'asado necessita di specifici tagli di carne: il vacío[17][18], la tira de asado[19] o il costillar[20] e meno frequentemente tagli chiamati: entraña[21], colita de cuadril,[22]bife ancho / bistecca larga, occhio di bistecca / ojo de bife,[23] marucia / marucha ed eminence de lomo (interiora e organi) o achuras come i chinchulines (intestini), molleja e animella, creadilla (testicoli), ubre (mammella), chorizos (specie di salsicce), morcillas (sanguinaccio), chorizos bombón (salsicce "cioccolatino"), salchicha criolla (salsiccia creola), entrañas e anche vegetali come zapallos (zucca) e choclo (pannocchia di mais tenero) alla brace.[24]
Servizio
Terminata la cottura la carne viene tagliata se di grande pezzatura, e portata a tavola, spesso collocandola su una piccola griglia poggiata su una apposito vassoio rettangolare dotato di piedini, contenente un po' di brace per mantenere il calore, poggiato al centro della tavola.
Assieme alla carne, perché ciascuno possa condirla a piacere, si serve il chimichurri, salsa ottenuta da una miscela di prezzemolo, origano, aglio, pimento, olio, aceto e sale.[25]
Come accompagnamento si serve spesso insalata mista di verdure.
^Così chiamato in quanto, e inizialmente, si trattava di un pollo diviso a metà e lentamente cucinato in un disco di aratro, come se questo fosse in una specie di padella.
^It."Striscia di costole tagliate in verticale con la sega elettrica, spesse 3 o 5 cm. Un classico argentino. Buono, ma abbastanza insignificante intorno all'osso dove c'è poca carne."