Con artiglieria da montagna si indica l'artiglieria progettata per l'uso nella guerra in montagna ed in aree dove un normale trasporto su ruote non è fattibile. È simile al cannone d'accompagnamento, e di solito può essere smontato in pacchi più piccoli, per trasporto via cavallo, persona, mulo, trattore, o camion.
Storia
Per la sua capacità di smontaggio a volte è chiamato "pack gun" o "pack howitzers" (cannone spalleggiabile o obice spalleggiabile). Durante la guerra di secessione americana i cannoni piccoli, facilmente spostabili erano detti "mountain howitzers" (obici da montagna)
P. Lykoudis e Panagiōtīs Dagklīs (dal quale viene il nome del 75 mm Schneider-Danglis Mle 1906/09) svilupparono i primi modelli di cannoni da montagna a retrocarica con sistemi di controllo del rinculo e con la possibilità di essere facilmente smontati e rimontati negli anni '90 dell'800.
Ebbe grande uso nel corso della prima guerra mondiale, sul fronte italiano, utilizzata dal corpo degli alpini.
Molto spesso durante i 2 conflitti mondiali cannoni antiaerei o cannoncini anticarro vennero spesso riconvertiti in artiglieria da montagna, dato il loro peso ridotto , le prestazioni mediocri, e la reperibilità di munizioni(con annesso trasporto)li rese la scelta migliore e più conveniente in alta quota.
Ad oggi i cannoni da montagna sono in gran parte superati, essendo il loro ruolo occupato da mortai, lanciarazzi multipli, cannoni senza rinculo e missili filoguidati. Molti pezzi d'artiglieria moderni sono fabbricati in leghe leggere e sono trasportabili, assemblati, via elicottero.
Galleria d'immagini
Cannone da montagna norvegese da sei libbre del 1848, ad avancarica