L'apertura dell'Oceano Atlantico settentrionale è un evento geologico che si sviluppò nel corso di qualche milione di anni, in seguito alla frantumazione del supercontinente Pangea. Quando la placca euroasiatica e la placca nordamericana si separarono durante lo stadio finale della frammentazione della Pangea nel corso del Cenozoico,[1] si ebbe la formazione dell'Oceano Atlantico settentrionale. I geologi ritengono che la frammentazione fu causata sia da processi primari come il pennacchio dell'Islanda, che da processi secondari di estensione litosferica collegati alla tettonica delle placche.
Il supercontinente Pangea è esistito tra il Paleozoico superiore e il Mesozoico inferiore e iniziò a frammentarsi circa 200 milioni di anni fa,[3][4] con un processo avvenuto in tre fasi. La prima fase, che fu anche la più importante, iniziò tra il Giurassico inferiore e il medio e si sviluppò tra il Nord America e l'Africa.[5] La seconda fase cominciò durante il Cretacico inferiore. L'Oceano Atlantico meridionale si aprì all'incirca 140 milioni di anni fa quando l'Africa si separò dall'America del Sud, mentre l'India si separava dall'Antartide e dall'Australia, formando l'Oceano Indiano. La fase finale avvenne durante il Cenozoico, quando la Laurentia si separò dall'Eurasia.[5] La separazione tra i due supercontinenti permise l'espansione dell'Oceano Atlantico.[5]
Note
^Pangea, in Encyclopædia Britannica Online, Encyclopædia Britannica Inc., 7 novembre 2012.
^ D. W. Jolley e B. R. Bell, The evolution of the North Atlantic Igneous Province and the opening of the NE Atlantic rift (PDF), in D. W. Jolley e B. R. Bell (a cura di), The North Atlantic Igneous Province: Stratigraphy, Tectonic, Volcanic and Magmatic Processes, vol. 197, The Geological Society, London, Special Publications, 2002, pp. 1–13. URL consultato il 10 dicembre 2016.