Nel 1904, assieme ad un gruppo di volontari montenegrini, prese parte alla guerra russo-giapponese in Manciuria. Al termine del conflitto, per gli anni di servizio prestati e per gli atti di valore sul campo, venne insignito del grado di tenente generale e decorato con l'Ordine di San Giorgio e l'Ordine di San Vladimiro.
Tornò nel Montenegro nel 1912 e l'anno successivo prese parte come volontario alla prima guerra balcanica. Divenuto aiutante del re Nicola I, seguì il monarca durante il suo esilio in Francia in seguito dell'invasione austriaca del Montenegro. Venne quindi inquadrato nei ranghi dell'esercito francese dove servì nei reparti sanitari.
Dal 7 marzo 1921 al 16 marzo 1923 co-reggente del regno montenegrino assieme alla regina Milena e, dal 17 marzo1923 al 14 settembre1929 reggente. Fu anche per due volte primo ministro del governo montenegrino in esilio prima che la carica venisse abolita.
A seguito di un'amnistia nel 1925 Gvozdenović poté fare rientro nel Regno di Jugoslavia, dove tuttavia gli fu proibito di recarsi in Montenegro. Solo nel 1933 poté fare ritorno nella sua terra natia. Morì nella sua casa natale due anni dopo.