Il 3 giugno 1383 fu nominato vescovo di Firenze, venendo consacrato dal nuovo papa Urbano VI. Il suo vicario generale fu Francesco Zabarella, in seguito pure lui vescovo e cardinale.
Vissuto in un periodo di scontri tra il papa e l'antipapa Clemente VII, sostenne sempre il papa legittimo, il quale lo ritenne sempre un uomo di fiducia (mentre il suo predecessore, Angelo Ricasoli era stato deposto dal pontefice proprio per la sua vacillante fedeltà), tanto che il 17 dicembre 1384 fu nominato cardinale-prete con il Titolo di San Lorenzo in Damaso per i meriti acquisiti nella liberazione e la fuga del pontefice dall'assedio di Nocera.
Per via di questa nomina, con dispiacere dell'interessato che per ben due anni si rifiutò di cedere l'incarico, Angelo fu sollevato dalla sede vescovile fiorentina e al suo posto fu nominato Bartolomeo Uliari.
Dopo la sua morte, la salma fu inizialmente inumata nella Cattedrale di Pisa e successivamente traslata nella Certosa di Firenze, nella cappella della cripta dedicata a Sant'Andrea.
^Le sedi suburbicarie di Ostia e di Velletri erano destinate al Cardinal Decano del Sacro Collegio, tuttavia l'Acciauoli lo divenne solo otto anni dopo.
Bibliografia
La chiesa fiorentina, Curia arcivescovile, Firenze 1970.