Nacque a Iasi in una famiglia ebraica, che durante la seconda guerra mondiale conobbe l'internamento nel ghetto, senza subire la deportazione. Vieru compì gli studi musicali al conservatorio di Bucarest tra il 1946 e il 1949 con Leon Klepper (composizione), Paul Constantinescu (armonia) e Constantin Silvestri (direzione d'orchestra), proseguendo la sua formazione a Mosca sotto la guida di Aram Chačaturjan. Nel 1986 fu insignito del Premio Herder. Era il padre del pianista, scrittore e matematico Andrei Vieru.
Stile
Vieru fece propri i più vari orientamenti stilistici del XX secolo. Se nella prima fase creativa l'autore risentì della forte influenza del folklore romeno, in seguito assimilò nel proprio linguaggio le nuove tendenze della musica europea. Tuttavia egli respinse l'etichetta di artista d'avanguardia:
"rifiuto di essere chiamato compositore d'avanguardia (talvolta sono davanti alla avanguardia e talvolta dietro ad essa)… Partendo dall'esempio neo-modale della giovane generazione di compositori romeni, ho sviluppato e costruito le microstrutture della mia musica… La mia ambizione, nelle mie opere mature, è di generare musica complessa con un vocabolario limitato".
Il suo catalogo annovera sette sinfonie, opere liriche, concerti solistici (per pianoforte, violino, violoncello, clarinetto, flauto, chitarra), otto quartetti per archi e numerose composizioni da camera per le combinazioni strumentali più varie, pagine corali, vocali e colonne sonore.