American Historical Association

I responsabili dell'American Historical Association, fotografati durante la loro assemblea annuale il 30 dicembre 1889 a Washington. Seduti (da sx a dx): William Poole, Justin Winsor, Charles Kendall Adams (Presidente), George Bancroft, John Jay, e Andrew Dickson White. In piedi (da sx a dx): Herbert B. Adams e C. W. Bowen.

L'American Historical Association (AHA) è la più grande e antica società di storici e di professori di storia degli Stati Uniti. Fondata nel 1884, l'associazione promuove gli studi storici, l'insegnamento della storia, e la preservazione e l'accesso agli archivi di materiali storici.

Attività attuali

In quanto organizzazione che si occupa di ogni aspetto della professione degli storici, l'AHA collabora con altre organizzazioni storiche e ha il ruolo di pubblico difensore nel settore. L'associazione definisce le regole etiche e le buone norme da applicare nello svolgimento della professione, in particolare attraverso lo Statement on standards of professional conduct (la Dichiarazione delle regole di condotta professionale)[1]. L'AHA definisce inoltre gli standard qualitativi per l'insegnamento e per i libri di storia[2], sebbene abbiano avuto un'influenza limitata, e si impegna per influenzare le politiche in materia storica attraverso l'organizzazione National Coalition for History[3].

Cinque volte l'anno, l'associazione pubblica la rivista The American Historical Review, la maggiore rivista accademica completamente dedicata alla storia, contenente studi e recensioni[4], e Perspectives on History, la rivista mensile dedicata alla professione dello storico[5]. Nel 2006 l'AHA creò un blog centrato sugli avvenimenti accaduti a proposito della storia e sulle iniziative e ricerche dell'AHA[6].

L'associazione organizza un raduno ogni anno[7], a gennaio, a cui partecipano oltre 5000 storici da ogni parte degli Stati Uniti per discutere delle ultime ricerche, cercare posti di lavoro e confrontarsi per svolgere al meglio la professione di storici e insegnanti. Simultaneamente tengono i loro raduni molte società di storia affiliate. Il sito web dell'associazione offre numerose statistiche della diffusione della storia nel mondo e del numero di insegnanti presenti e un ampio archivio ricco di materiale storico.

Storia

Come evidenziato da James J. Sheehan nel 2005, l'associazione ha sempre cercato di rappresentare diversi ordini professionali, inclusi archivisti, membri di società di storia locali o nazionali, insegnanti e storici, che ad essa si sono sempre rivolte per ottenere rappresentanza e supporto, ma non sempre con i risultati desiderati. I primi leader della storia dell'associazione erano solitamente nobili con abbastanza tempo libero e mezzi per scrivere molti dei capolavori storiografici del XIX secolo, come George Bancroft, Justin Winsor e James Ford Rhodes, e inizialmente l'associazione si è dedicata a trovare un senso comune di quale fosse il suo scopo e a raccogliere materiali per ricerche.

Standard di pubblicazione

Sin dal principio l'associazione è stata dominata da storici impiegati in college e università, e ha ricoperto un ruolo cruciale nel definire gli interessi di quella categoria professionale. Il primo presidente dell'associazione Andrew Dickson White, era infatti preside della Cornell University, e il suo primo segretario, Herbert Baxter Adams, compilò all'Università Johns Hopkins uno dei primi programmi di dottorato a prevedere seminari secondo il modello tedesco. L'indicazione più chiara di questa corrente storiografica fu lo sviluppo nel 1895 dell'Americal Historical Review, la rivista statunitense di storia che seguiva il modello dei periodici di storia europei e che era formata da storici dislocati nelle più importanti università degli Stati Uniti. Sotto la guida del primo editore, J. Franklin Jameson, la rivista pubblicò su ogni numero un gran numero di lunghi saggi accademici, dopo che avevano subito la revisione di altri accademici e ottenuto l'approvazione dell'editore. Ogni numero conteneva anche la recensione di numerosi testi storiografici secondo le nuove regole professionali e gli standard accademici che venivano insegnati ai dottorandi nelle più importanti università. Attraverso l'American Historical Review, conclude Sheenan, "un aspirante accademico poteva imparare in cosa consistesse la professione di un certo tipo di storico".

Meringolo ha messo a confronto la storiografia accademica e quella pubblica. La storiografia pubblica è quella rappresentata dai musei e dai movimenti per il recupero e la conservazione della storia, e, a differenza della storiografia accademica, la storiografia pubblica è solitamente un'attività collaborativa, non si basa necessariamente su ricerche di livello primario, è più democratica nella sua aperta partecipazione e non aspira a una obiettività storica assoluta. Sebbene l'approccio della storiografia pubblica fosse presente agli albori dell'AHA, se ne distaccò negli anni Trenta del XX secolo a causa delle differenze di metodologia, obiettivo e scopo.

Gli accademici insistevano su una prospettiva che andava al di là delle particolarità locali, considerando il contesto nazionale e internazionale, e su una metodologia che seguisse il modello scientifico. A tal fine l'associazione promuove attivamente l'eccellenza nella ricerca storiografica, e per questo pubblica una serie di rapporti annuali attraverso lo Smithsonian Institution e, dal 1898, l'American Historical Review, in cui stabilisce gli standard della ricerca storiografica.

Insegnamento e Comitato dei sette

Nell'area dell'insegnamento, il Committee of Seven Report ("Rapporto del comitato dei sette") a proposito di The Study of History in Schools ("Lo studio della storia nelle scuole")[8] ha definito in gran parte il modo in cui la storia dovrebbe essere insegnata nelle scuole secondarie come preparazione al college, e si è inserita nel dibattito sul modo in cui la materia si dovrebbe affiancare agli altri studi sociali[9]. L'associazione ha anche avuto un ruolo cruciale come gruppo di pressione per ottenere la preservazione e la protezione degli archivi documentali da parte del governo centrale. Dopo un'intensa attività di lobbying svolta dal segretario dell'AHA Waldo Leland e da J. Franklin Jameson, nel 1934 il Congresso statunitense creò la National Archives and Records Administration, un'agenzia indipendente deputata a tale scopo.

Mentre gli interessi della storiografia accademica prendeva il sopravvento, altre aree e attività furono gradualmente messe da parte dall'associazione per concentrarsi su progetti relativi alle ricerche originali e alle pubblicazioni accademiche.

Sviluppi recenti

Negli ultimi anni l'associazione sembra aver riconosciuto l'eccessiva inclinazione per la ricerca accademica e ha cercato un dialogo col crescente movimento per la storiografia pubblica. Al contempo sembra anche che l'associazione abbia fatto un passo indietro nei suoi sforzi di porsi come guida tra gli storici accademici. Nel 1987 ha iniziato a esaminare casi di inadempienza professionale, ma ha smesso nel 2005 poiché "si è dimostrato inefficace nel contrastare l'inadempienza nella professione storiografica"[10].

Raduni passati

  • Il raduno annuale del 2010 si è svolto a San Diego dal 7 al 10 gennaio. Il tema dell'incontro è stato "Oceani, isole e continenti"[11].
  • Il raduno annuale del 2009 si è svolto a New York dal 2 al 5 gennaio. Il tema dell'incontro è stato "La globalizzazione della storiografia"[12].
  • Il raduno annuale del 2008 si è svolto a Washington dal 3 al 6 gennaio. Il tema dell'incontro è stato "Sviluppi diseguali"[13].
  • Il raduno annuale del 2007 si è svolto aa Atlanta dal 4 al 7 gennaio. Il tema dell'incontro è stato "Materie instabili: praticare la storia in tempi incerti"[14].
  • Il 120º raduno annuale si è svolto a Filadelfia dal 5 all'8 gennaio[15], e ha visto la partecipazione di 5600 membri. L'AHA ha sponsorizzato più di 200 gruppi di esperti e altri 110 sono stati sponsorizzati da società affiliate. Tra le altre cose, questi gruppi hanno condotto sessioni di studio sulla storiografia antica, mondiale, comparativa e americana. Più di 150 compagnie commerciali e no-profit, e case editrici universitarie hanno esposto loro prodotti nella sala delle esposizioni. In questa occasione l'AHA ha consegnato il premio Theodore Roosevelt- Woodrow Wilson Public Service Award a Steven Spielberg, per aver creato la Shoah Visual History Foundation.

Presidenti

I presidenti dell'American Historical Association vengono eletti annualmente:

Note

Bibliografia

  • (EN) Alonso, Harriet Hyman. " Slammin' at the AHA." Rethinking History 2001 5(3): 441-446. ISSN 1364-2529 Fulltext in Ingenta and Ebsco. The theme of the 2001 annual meeting of the AHA, "Practices of Historical Narrative," attracted a variety of panels. The article traces one such panel from its conception to presentation. Taking the theme to heart, the panelists created a "slam" (or reading) of narrative histories written by experienced historians, a graduate student, and an undergraduate student, and then opened the session to readings from the audience.
  • (EN) American Historical Association Committee on Graduate Education. " We Historians: the Golden Age and Beyond.." Perspectives 2003 41(5): 18-22. ISSN 0743-7021 Surveys the state of the history profession in 2003 and points out that numerous career options exist for persons with a Ph.D. in history, although the traditional ideal of a university-level appointment for new Ph.D.s remains the primary goal of doctoral programs.
  • (EN) Bender, Thomas, Katz, Philip; Palmer, Colin; and American Historical Association Committee on Graduate Education. The Education of Historians for the Twenty-First Century.. U. of Illinois Press, 2004. 222 pp.
  • (EN) Elizabeth Donnan and Leo F. Stock, eds. An Historian's World: Selections from the Correspondence of John Franklin Jameson, (1956), Jameson was AHR editor 1895-1901, 1905-1928
  • (EN) Higham, John. History: Professional Scholarship in America. (1965, 2nd ed. 1989).
  • (EN) Meringolo, Denise D. "Capturing the Public Imagination: the Social and Professional Place of Public History." American Studies International 2004 42(2-3): 86-117. ISSN 0883-105X Fulltext in Ebsco.
  • (EN) Morey Rothberg and Jacqueline Goggin, eds., John Franklin Jameson and the Development of Humanistic Scholarship in America (3 vols., 1993-2001)
  • (EN) Novick, Peter. That Noble Dream: The "Objectivity Question" and the American Historical Profession. Cambridge: Cambridge University Press, 1988.
  • (EN) Orrill, Robert and Shapiro, Linn. "From Bold Beginnings to an Uncertain Future: the Discipline of History and History Education." American Historical Review 2005 110(3): 727-751. ISSN 0002-8762 Fulltext in History Cooperative, University of Chicago Press and Ebsco. In challenging the reluctance of historians to join the national debate over teaching history in the schools, the authors argue that historians should remember the leading role that the profession once played in the making of school history. The AHA invented school history in the early 20th century and remained at the forefront of K-12 policymaking until just prior to World War II. However, it abandoned its long-standing activist stance and allowed school history to be submerged within the ill-defined, antidisciplinary domain of "social studies."
  • (EN) Sheehan, James J. " The AHA and its Publics - Part I.." Perspectives 2005 43(2): 5-7. ISSN 0743-7021
  • (EN) Stearns, Peter N.; Seixas, Peter; and Wineburg, Sam, ed. Knowing, Teaching, and Learning History. New York U. Press, 2000. 576 pp.
  • (EN) Tyrrell, Ian. Historians in Public: The Practice of American History, 1890–1970. Chicago: University of Chicago Press, 2005

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Collegamenti esterni

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