Alleanza austro-russa

L'alleanza austro russa fu un trattato siglato tra il Sacro Romano Impero e l'Impero russo nel maggio-giugno del 1781.[1]

La Russia era stata in precedenza alleata della Prussia (alleanza russo-prussiana). Ad ogni modo, col tempo, l'attenzione della Russia si era rivolta ad incrementare i propri territori a sud, a scapito dell'ormai decadente Impero ottomano.[1] Invocata da Grigory Potemkin, questa nuova direzione della guerra ridusse il valore strategico della Prussia come alleata della Russia e rese l'Austria un candidato molto più appetibile.[1] L'alleanza russo-prussiana era stata rinnovata nel 1777, ma alla corte imperiale di San Pietroburgo la fazione pro-prussiana di Panin ben presto venne eclissata da quella pro-austriaca di Potemkin.[1] Dopo la morte di Maria Teresa d'Austria, suo figlio Giuseppe II fu più incline a migliorare le relazioni con la Russia ed iniziarono dei negoziati segreti già all'inizio del 1781 portando poi alla firma definitiva dell'alleanza nel maggio e nel giugno di quello stesso anno.[1] L'alleanza russo-prussiana esistette formalmente sino al 1788, ma essa ormai aveva perso di significato con la dichiarazione pubblica dell'alleanza austro-russa che de facto isolò la Prussia sullo scenario internazionale.[1] La conseguenza più importante dell'alleanza austro-russa furono la guerra austro-turca e la guerra russo-turca.[1]

Nel 1790 l'alleanza venne stralciata dal momento che la Russia informò l'Austria che non preferiva interferire nel conflitto austro-prussiano.[2]

Note

  1. ^ a b c d e f g Jerzy Łojek, Geneza i obalenie Konstytucji 3 maja, Wydawn. Lubelskie, 1986, p. 22, ISBN 978-83-222-0313-2. URL consultato il 17 dicembre 2011.
  2. ^ Jerzy Łojek, Geneza i obalenie Konstytucji 3 maja, Wydawn. Lubelskie, 1986, p. 125, ISBN 978-83-222-0313-2. URL consultato il 17 dicembre 2011.

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