Prese parte da volontario alla prima guerra mondiale, venendo ferito gravemente nel 1917.[1] Figlio di un maestro, studiò storia, filosofia ed economia all'Università di Marburg, laureandosi nel 1923.[2] Nel 1930 fu nominato professore di storia alla Pädagogischen Akademie di Halle; con la salita al potere del Nazismo fu licenziato per motivi politici e lavorò come maestro elementare in un villaggio del Brandeburgo.[1][2] Acquisì una certa notorietà nel 1937 grazie a Schaffendes Schulvolk ("La scuola creativa"), un saggio che progettava una profonda riforma pedagogica.[2]
Fu legato a vari circoli anti-nazisti e movimenti della resistenza tedesca.[1][2] Fu arrestato nel luglio 1944, incastrato da un agente della Gestapo che si fingeva attivista comunista.[1][2] Condannato a morte dal Tribunale del Popolo, fu impiccato il giorno stesso del verdetto.[1]