Figlio di Daniel Abrahamszoon, marmista di Rotterdam[1][2], non aveva legami di parentela con famiglie dello stesso nome di Amsterdam e dell'Aia[3]. La sua data di nascita è incerta: fu proposto anche il 1638, identificando Hondius con Abraham, figlio di Isaak Mertens, battezzato a Rotterdam il 9 gennaio 1639, ma quest'ipotesi è dubbia per l'esistenza di due scene di caccia da lui dipinte e datate 1651[3].
Secondo Walpole, invece, egli era forse nipote di Jodocus Hondius e figlio di Hendrik Hondius[4], mentre Bryan non cita alcuna parentela con questa famiglia di artisti[5].
Probabilmente studiò pittura presso Pieter de Bloot e Cornelis Saftleven. Le sue prime opere, infatti, risentono dell'influenza di quest'ultimo pittore, che operò a Rotterdam dal 1637. Inoltre esistono parallelismi tra le sue prime opere e quelle di Ludolf de Jongh, allievo del Saftleven, tanto da confondere i dipinti dell'uno con quelli dell'altro[1][2].
Il 20 aprile 1653 Hondius sposò Geertruyd Willems van der Eyck[3].
Lavorò a Rotterdam fino al 1659, poi si trasferì ad Amsterdam, dove rimase fino al 1666 circa, anno in cui si recò a Londra, dove morì nel 1691[6] o, secondo Walpole, nel 1695 di gotta[4].
Col tempo Hondius fece proprie varie influenze stilistiche del periodo, integrandole nelle sue opere, ma, secondo il Grove Dictionary of Art, senza mai arrivare a uno stile personale. Si dedicò soprattutto alla pittura di animali: più di due terzi delle sue opere rappresentano scene di caccia, combattimenti tra animali e studi di animali[1][2], che, secondo Bryan eseguiva in modo magistrale, in particolare i cani[5]. Queste sono caratterizzate del gesto vigoroso dell'artista e mostrano l'influenza di pittori fiamminghi quali Jan Fyt e Frans Snyders[6].
(EN) Emil Kren, Daniel Marx, "Hondius, Abraham Danielsz.", su The Web Gallery of Art, 2011. URL consultato il 6 gennaio 2011.
(NL) "Hondius, Abraham", su Nieuw Nederlandsch Biografisch Woordenboek (NNBW) - Instituut voor Nederlandse Geschiedenis, 2011. URL consultato il 7 gennaio 2011.