L'isola, disabitata, è la terza dell'arcipelago per dimensioni con un'area di 13,2 km² (dietro Kongsøya e Svenskøya) nonché quella più nordorientale ed è separata dalla stessa Kongsøya dallo stretto di Lydiannasundet.[4]
L'intero arcipelago forse fu scoperto già nel 1617 da un cacciatore di balene inglese di nome Thomas Edge, che avrebbe chiamato la zona Wiches Land. La notizia è incerta, ma ad ogni modo la scoperta cadde poi nel dimenticatoio.
Nel 1853 l'arcipelago fu riscoperto di nuovo dal cacciatore di foche norvegese Erik Eriksen, che però lo avvistò solo da lontano senza avvicinarsi ad esso.[5]
Abeløya fu poi visitata dai partecipanti di diverse spedizioni, tra cui quelli della spedizione naturalista Helgoland guidata dagli zoologi e biologi tedeschi Fritz Schaudinn e Fritz Römer nel 1898.
^Churchill, Robin R. 2001. Claims to Maritime Zones in the Arctic—Law of the Sea Normality or Polar Peculiarity? In Alex G. Oude Elferink & Donald R. Rothwell (eds.), The Law of the Sea and Polar Maritime Delimitation and Jurisdiction, pp. 105–124. The Hague: Martinus Nijhoff Publishers, p. 120.
^Symmons, Clive R. 2014. Maritime Zones from Islands and Rocks. In S. Jayakumar, Tommy Koh, & Robert Beckman (eds.), The South China Sea Disputes and Law of the Sea, pp. 55–120. Cheltenham, UK: Edward Elgar, p. 101.
^Mills, William James. 2003. Exploring Polar Frontiers: A Historical Encyclopedia. Volume 1: A–L. Santa Barbara, CA: ABC Clio, p. 348.