Il sistema era formato da una rete a maglia (38 × 32 × 2) MIMDmassively-parallel processing consistente in 4.510 nodi di calcolo, 1212 gigabyte di memoria distribuita e 12.5 gigabyte di memoria su disco. Inizialmente la macchina utilizzava processori Pentium Pro alla frequenza di 200 MHz ma in seguito venne aggiornata con l'utilizzo di processori Pentium IIOverDrive. Il sistema era formato da un totale di 9298 Pentium II Overdrive a 333 MHz stipati all'interno di 104 armadi che occupavano una superficie di 230 metri quadrati. Il sistema era stato progettato prevedendo l'utilizzo di componenti non dedicati e prevedendo un'architettura molto scalabile.
L'ASCI Red è stato il primo supercomputer del pianeta a superare la soglia di 1 TeraFLOPS secondo il test LINPACK-MP (1996) e quindi è diventato il più potente computer del pianeta secondo la TOP500. Dopo l'aggiornamento ai Pentium II Overdrive il sistema ha raggiunto la potenza di calcolo di 2 TeraFLOPS.[1]
Differenti parti del sistema utilizzano differenti sistemi operativi. Per il programmatore la macchina si comportava come una normale macchina Unix che eseguiva Teraflops OS, una versione distribuita del sistema operativo OSF/1 AD creata da Intel originariamente per il Paragon XP/S Supercomputer. La gestione dei nodi di calcolo era affidata a una versione molto leggera del sistema operativo Cougar, un sistema operativo che univa alcune componenti del precedente SUNMOS e Puma il kernel che era stato sviluppato per i nodi di calcolo del supercomputer Paragon.
^ Timothy G. Mattson and Greg Henry, The ASCI Option Red Supercomputer, su sandia.gov, Intel. URL consultato il 3 ottobre 2009 (archiviato dall'url originale il 28 maggio 2010).
Collegamenti esterni
(EN) ASCI Red Facts, su sandia.gov. URL consultato il 6 gennaio 2006 (archiviato dall'url originale il 30 agosto 2008).