'Amr ibn Kulthūm Ibn Malik ibn Aʿtab Abu sl-Aswad al-Taghlibi (in arabo عمرو بن كلثوم?; ... – 584) è stato un poeta arabo, esponente della tribù dei Taghlib.
Fu famoso per aver cantato le glorie della sua tribù, oltre che per il suo coraggio e per il comportamento audace in battaglia. Uccise, per un'offesa arrecata a sua madre, il sovrano lakhmide 'Amr ibn Hind.[1]
Nipote per lato materno del noto poeta Muhalhil, ancora giovane divenne già sayyid della branca dei Jusham dei Taghlib, insediata sul medio corso dell'Eufrate.
La sua opera più conosciuta è un'ode che faceva parte delle Muʿallaqāt.
Per la sua età particolarmente avanzata, è annoverato tra i muʿammarūn,[2] vale a dire tra i "centenari".
Note
Bibliografia
- Theodor Nöldeke, Fünf Moʿallaqāt, übersetzt und erklärt, Akademie der Wissenschaften in Wien, Philosophisch-Historische Klasse, Vienna, 1900-1901
- Daniela Amaldi (a cura di), Le Muʿallaqāt. Alle origini della poesia araba, Venezia, Marsilio, 1991, ISBN 88-317-5563-3.
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